Stefano Bonacini: «Il Carpi tornerà all’antico»
Mister Gaudì: «Punteremo sui giovani». E il ds Giuntoli va in missione in Polonia
Stefano Bonacini non si era certo lasciato sedurre dalla possibilità di vedere il “suo” Carpi ai playoff. Già nelle ore seguenti la vittorie contro il Varese, mister Gaudì aveva dichiarato che raggiungere gli spareggi sarebbe stato molto complicato. «Quella non era scaramanzia, ma la pura verità. Troppi infortuni, i ragazzi hanno speso tanto e per quello dicevo che per noi sarebbe stato complicato centrare i playoff. Ci abbiamo provato, ma è andata male. Nonostante questo sono molto soddisfatto della salvezza». Adesso è il momento di pensare al Carpi che verrà: «Per la prima volta, dopo cinque stagioni, abbiamo più tempo per progettare. Negli anni passati ci siamo sempre trovati ad affrontare delle interminabili post season e ci siamo seduti attorno ad un tavolo solo nel mese di luglio. Come dicevo sopra siamo scesi in campo per vincere, ma credo che questa “chiusura anticipata” della nostra stagione non può che farci bene. A questo aggiungo che i ragazzi onoreranno al massimo gli ultimi tre impegni del campionato, a partire dalla gara di sabato in quel di Palermo». E dunque ecco una prima bozza del Carpi che verrà, primo punto all’ordine del giorno la posizione di mister Pepi Pillon. Il tecnico potrebbe essere confermato, ma comunque si sono fatte insistenti anche le voci che vorrebbero sulla panchina biancorossa Davide Nicola: «Mi sento di ribadire quello che ho detto alcune settimane fa. Mister Pillon merita un riconferma per quello che ha fatto nell’ultima parte del campionato. Con lui non ne abbiamo parlato, ma ci sarà tempo per farlo». Il girone di ritorno del Carpi è stato però molto sofferto: «Non scordiamoci che abbiamo dovuto convivere con diverse problematiche, ma il nostro allenatore è stato bravo a gestire tutte le situazioni». Detto del tecnico, capitolo ai giocatori: «Sarà una squadra profondamente diversa rispetto a quella attuale, una squadra giovane. Con l’esperienza di questo campionato abbiamo capito che fanno al caso nostro i giocatori in rampa di lancio e vogliosi di affermarsi. I nomi blasoni non hanno mai fatto parte della nostra politica e quest’anno abbiamo avuto alcune conferme. Dunque “formazione young”, allenatore esperto e qualche colpo internazionale». Colpo internazionale? « Sempre l’esperienza, quella che dicevo sopra, ci ha spinto a guardare oltre i nostri confini. Per questo Giuntoli è partito ieri per la Polonia dove è andato per visionare qualche giocatore».