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verso la finale

Dimitrov e Raonic predestinati

di Maurilio Rigo

ROMA. Carneade! Chi era costui?". Senza addentrarci nei meandri della filosofia (Carneade di Cirene era un filosofo greco antico), l’esclamazione è nota ai più per essere stata pronunciata da Don...

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ROMA. Carneade! Chi era costui?". Senza addentrarci nei meandri della filosofia (Carneade di Cirene era un filosofo greco antico), l’esclamazione è nota ai più per essere stata pronunciata da Don Abbondio nei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Lo stesso potrebbe pensare il pubblico meno avvezzo degli Internazionali Bnl d’Italia di tennis davanti ai nomi di Milos Raonic e Grigor Dimitrov. E sarebbe un errore perché questi due onestissimi “lavoratori” della racchetta siedono ai piani alti della classifica mondiale Atp. Il primo, un gigante di un metro e novantasei centimetri di altezza, sotto la guida della “premiata ditta” Riccardo Piatti e Ivan Ljubicic, sta scalando il ranking mondiale e attualmente si trova al decimo gradino. Raonic ha battuto l’estroso transalpino Jeremy Chardy (6-3 5-7 6-2) che aveva spedito a casa anzitempo l’amato Roger Federer e ora si gioca l’accesso in finale con Novak Djokovic. Dimitrov, sei centimetri più basso e quattro posizioni più in giù nella classifica, è allenato da Roger Rasheed, e nel suo cammino al torneo del Foro Italico ha messo in fila Edouard Roger-Vasselin, Ivo Karlovic, Tomas Berdych e Tommy Haas, quest’ultimo ritiratosi ieri dopo aver perso il primo set. Insomma, atleti in ascesa che seppure non saranno sulla bocca di tutti, sono destinati a una rapida celebrità e intanto si godono le semifinali del Masters 1000 di Roma.

Il match più atteso della giornata è stato però quello tra il serbo numero 2 nel mondo Novak Djokovic e lo spagnolo David Ferrer (5), andato in scena su un centrale quasi esaurito.

E’ stata una bella battaglia, molto combattuta e durata due ore e trentuno minuti. Avanti 5-2 nel primo set Nole si è fatto riacciuffare fino a 5 pari per poi chiudere 7-5, mentre la seconda frazione è andata 6-4 a Ferrer. Nel terzo e decisivo set, finito 6-3, c’è stato equilibrio nei primi sei game poi Djokovic ha allungato conquistando la semifinale.

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