Luci su Milan-Sassuolo, il derby di Squinzi
Il patron, che oggi festeggia il compleanno, sarà a San Siro con la moglie. Di Francesco: «Vogliamo chiudere in bellezza»
SASSUOLO. Le date si accavallano, le ricorrenze si sovrappongono e, con la salvezza già in tasca, la festa del Sassuolo può proseguire nel palcoscenico più prestigioso del calcio italiano. Contro un Milan che spera fino all’ultimo di agganciare la zona Europa ormai sfuggita, il Sassuolo questa sera proverà a vincere per fare un regalo, si spera gradito, ad un tifoso rossonero speciale, il patron Giorgio Squinzi, che proprio oggi compie 71 anni. Il 18 maggio è evidentemente una data nel destino del Sassuolo, visto che esattamente un anno fa Missiroli faceva esplodere il Braglia nel giorno della storica promozione in A. Ad un anno di distanza, la festa del Sassuolo continua: e per l’ultimo atto del primo campionato della storia in neroverde in A, anche il patron sarà sulle tribune del Meazza, in un derby del cuore che, comunque vada, non cambierà le sorti di Magnanelli e compagni. I due precedenti tra Diavoli e neroverdi – il trofeo Tim e il 4-3 dell’andata – dicono che il Sassuolo è particolarmente indigesto al Milan: indigesto pure ai suoi tecnici, con Allegri esonerato dopo la rocambolesca sconfitta del Mapei Stadium e Seedorf che vede la sua riconferma sulla panchina rossonera appesa (anche) al risultato di stasera. Ce n’è abbastanza, insomma, per affrontare l’ultima di campionato con la concentrazione e l’attenzione che merita: «Ci teniamo tutti, a partire dal patron. L’ho sentito anche venerdì e vuole fare bella figura in questa sfida. Certo – ammette Di Francesco – è stata una settimana particolare ma negli ultimi giorni abbiamo rimesso la testa sul campo e contro il Milan vogliamo chiudere in bellezza. La mia prima volta a San Siro? Ci arrivo nel momento migliore».
Di Francesco dribbla l’argomento futuro (“Ne parlerò nei prossimi giorni col patron”) e, in attesa della conferma o dei saluti, si dedica ai ringraziamenti: «Ai tifosi, soprattutto: è stata una grande emozione sentire il mio nome scandito allo stadio domenica scorsa».