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Speranza europea Seedorf prova a tenersi il Milan

Speranza europea Seedorf prova a tenersi il Milan

Il mister: «Ho fatto errori, ma ho la coscienza a posto» Oggi sfida col Sassuolo e Balo twitta: «Mi sento vuoto»

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MILANO. Secondo i pronostici questa passerà alla storia come la sua ultima vigilia da allenatore del Milan, ma per Clarence Seedorf il futuro è rappresentato solo «dai due anni di contratto, finché non sento cose diverse». E se il presidente Silvio Berlusconi ha anticipato che la condizione per restare è «un accordo sul tipo di rapporto fra lui e la società», l’olandese assicura: «Da parte mia non è cambiato nulla, continuo a dire che non comunico con la società attraverso i media. Ho fatto anche qualche errore, sicuramente. Ma ho la coscienza completamente a posto». Non usa i media Seedorf, ma li bacchetta. «Da 23 anni vivo in questo mondo, non è una novità per me leggere tante invenzioni – spiega –. In 4 mesi si è esagerato abbastanza nei miei confronti». Il problema è che nell’ultimo periodo dalla società non sono arrivati segnali per ridimensionare lo scenario di un divorzio anticipato a fine stagione. Anzi, nelle poche dichiarazioni di Berlusconi non c’erano elogi all’allenatore ma critiche per gioco e risultati. E da ultimo è arrivata una apertura minima e legata a una condizione non indifferente. «Non parlo più del presidente», taglia corto l’olandese che traccia così il bilancio dei primi mesi in panchina. «Mi sono divertito molto con il gruppo, nel lavoro quotidiano, nelle partite, con gli alti e bassi che del calcio – spiega –. Cerco di diventare un grande allenatore: ho cominciato da poco e solo con gli errori si può crescere, per questo vorrei farne tanti. Sono orgoglioso di aver visto la squadra reagire e diventare unita. I punti nel girone di ritorno sono dignitosi. Prima l’Europa League non si poteva neanche sognare, ora siamo in lotta». Per raggiungerla serve una complicata combinazioni di risultati a partire dalla vittoria dei rossoneri contro il Sassuolo.

Non è così scontato vedere El Shaarawy titolare per la prima volta dopo l’intervento di dicembre perché, avverte Seedorf, «la cosa più importante è che sta bene ed è pronto per l’anno prossimo». Chissà se l’anno prossimo ci sarà Balotelli. E chissà se l'attaccante potrà diventare un riferimento per il futuro, o addirittura il capitano. «È molto presto per dirlo», replica Seedorf. Balotelli dal canto suo non è al massimo, almeno a leggere cosa ha twittato in mattinata: «Mi sento vuoto! No emozioni. Non al momento. Ma combatto sempre per le poche persone che amo. Loro lo meritano». Forse uno sfogo d’amore oppure di rabbia per il furto subito qualche notte fa nella sua villa nel Comasco.