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Tifo per i cicloamatori e sostegno ai campioni Razzoli scia in fuoripista

di Francesco Seghedoni
Tifo per i cicloamatori e sostegno ai campioni Razzoli scia in fuoripista

Migliaia di fans salgono sul Cimone con camper, bici o in seggiovia L’olimpionico e i maestri deliziano la gente che saluta la carovana rosa

21 maggio 2014
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Quando alle 17.02 i battistrada Davide Malacarne e Pieter Weening sbucano dal tornante più duro della tappa, con pendenze fino al 13%, il muro di gente che aspettava silenzioso da ore in mezzo alla strada si apre ed esplode in un grande boato. Migliaia di persone arrivate fino a Pian del Falco e Passo del Lupo con ogni mezzo, prima su tutte ovviamente la bicicletta. Prima dei campioni, i protagonisti indiscussi sono stati infatti loro: i tantissimi cicloamatori arrivati da tutta la Regione e dalla Toscana per percorrere almeno il tratto finale della tappa. E quegli appassionati sono stati incoraggiati e sostenuti dai tifosi in attesa quasi fossero i protagonisti del Giro. Ma sulle strade del Cimone il popolo rosa non era solo rappresentato da sportivi, tifosi e ciclisti: famiglie, semplici curiosi e tanti escursionisti hanno approfittato della splendida giornata di sole per salire in quota e vedere la carovana rosa. Del resto il Giro del Cimone, inteso come territorio e sistema neve, era già iniziato alcune ore prima che il gruppo arrivasse a Sestola.

A Passo del Lupo le classi quarta e quinta della scuola elementare di Sestola sono state premiate dalla Gazzetta dello Sport, sullo stesso palco che poche ore dopo avrebbe incoronato Weening, per il progetto “Bici&Scuola”. E lungo le pendici del Monte Cimone, su una delle lingue di neve rimaste sul lato che precipita verso Pian Cavallaro, il campione olimpico di speciale, Giuliano Razzoli e 12 maestri di sci della scuola di Sestola hanno offerto al pubblico e alle tv uno splendido slalom fuori pista.

Più in basso, i tifosi hanno invaso pacificamene con grigliate e bellissime coreografie i prati attorno a Pian del Falco. La maggior parte di loro è arrivata da Modena e da altre località della provincia. Ci sono Max - vestito da messicano con sombrero e poncho - e i suoi amici da Modena. E poi il gruppo di tifose sfegatate di San Vito con parrucche rosa e centinaia di gruppi sportivi con tanti bambini al seguito. Fanno festa con copricapo da vichinghi e aspettano il Giro nei tornanti decisivi anche Alex, Alfredo e Fabio da Manzolino, arrivati sabato all’ombra del Cimone. «Abbiamo dormito in tenda e dobbiamo proprio dire che siamo stati benissimo», hanno detto. Oltre che con la bici, la moto e il camper, la maggior parte di tifosi hanno lasciato l'auto a Sestola e sono saliti a Pian del Falco con la seggiovia a tre posti che ha svolto un servizio fondamentale. Molti hanno poi potuto continuare fino all’arrivo di Passo del Lupo con la navetta.