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Ferrari aggrappata a un miracolo

di Andrea Gabbi
Ferrari aggrappata a un miracolo

Le Mercedes volano, gli aggiornamenti arriveranno in Canada, il meteo non parla di pioggia...

22 maggio 2014
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Umiliante. Per tutti. Questo Mondiale ha preso una brutta piega per Red Bull, Ferrari e McLaren. Rincorrere le Mercedes è diventata un’impresa impossibile. Il divario tecnico tra la casa tedesca e il resto del gruppo è arrivato a toccare livelli imbarazzanti (per chi insegue) anche in Spagna. Chi si aspettava una riscossa, o quantomeno un segnale di vita dalla concorrenza a partire da Barcellona si è ritrovato con le tasche piene di dubbi. Lewis Hamilton, a meno di clamorosi colpi di scena, vincerà il titolo con largo anticipo sulla tabella di marcia.

Speranza Monaco. L’arrivo del Gp di Monte Carlo è come la manna dal cielo per la Formula 1. L’appeal del Circus è crollato, un po’ come successe nel 2009 quando la Brawn indovinò la monoposto – a dirla tutta anche un po’ al limite del regolamento – e dominò in lungo e in largo la stagione. Gli ascolti televisivi, in tutto il mondo, sono al minimo storico e la cosa sta facendo innervosire il patron Bernie Ecclestone. Rischia di calare il fatturato, rischia di compromettersi lo standard di spettacolo visto nelle ultime stagioni. Monaco in questo senso può dare un po’ di ossigeno: una pista completamente diversa dalle altre, dove non sempre chi ha la vettura migliore primeggia. La tecnica e l’attenzione del pilota sulla pista cittadina sono un’arma determinante. Fernando Alonso, probabilmente il migliore del lotto, si aggrappa al suo talento per provare a cambiare la rotta di una stagione che si avvia verso l’anonimato. Bisogna però tenere i piedi per terra: se anche stavolta le qualifiche saranno tutte marcate Mercedes resterà poca trippa per gatti. Senza contare i dati statistici: la Ferrari non vince un Gp da più di un anno e l’ultima volta che ha stappato lo champagne buono a Monte Carlo era nel 2001.

Aspetta e spera. A inizio stagione, quando il dominio Mercedes non era ancora così definito, la Ferrari aveva preannunciato la svolta a partire dalla Cina. Un buco nell’acqua. Poi l’annuncio di un cambio di rotta dalla Spagna. Nada. Adesso le parole del presidente della Rossa Luca Cordero di Montezemolo che indica il Canada come nuova terra di conquista: «Affrettare lo sviluppo per Monte Carlo sarebbe un errore. Meglio prendersi qualche settimana in più per portare a Montreal nuove idee». Tradotto: la revisione della “power unit” avverrà solo a giugno. Il popolo ferrarista aspetta e spera, ma il disincanto è evidente nei volti degli appassionati. Tanto più che anche il meteo non offre molte speranze, magari con la pioggia...

La riscossa di Vettel. In mezzo allo strapotere Mercedes qualcuno ha trovato il modo di uscire dall’anonimato. Sebastian Vettel a Barcellona si è ricordato di essere il campione del mondo in carica. Una rimonta clamorosa, conclusa ai piedi del podio. Il suo compagno di squadra, Daniel Riccardo, continua a viaggiare su altri standard, ma il segnale di vita di SuperSeb è importante per tutto il Circus che si aspetta un po’ di pepe dopo tanta noia. Proprio Vettel potrebbe sconvolgere la Formula 1 con una mossa a dir poco clamorosa: il passaggio in Ferrari nel 2015 con il fido scudiero Adrian Newey. Un sogno per la Rossa? No, una strada più che percorribile, ma non ditelo ad Alonso.

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