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Berardi: «Sassuolo, rimango anch’io»

di Paolo Seghedoni
Berardi: «Sassuolo, rimango anch’io»

Il talento neroverde lo ha detto di fronte ad oltre 2mila tifosi. E Acerbi assicura: «Ormai sono pronto a tornare in campo»

23 maggio 2014
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SASSUOLO. GrAzie. Lo striscione che ha fatto da coreografia alla festa del Sassuolo, una festa che ha fatto stipare la tribuna del Ricci e una curva (e che ha portato anche i principali sfidanti alla carica di sindaco) e che è stata presentata da un Marco Nosotti molto carico. Una festa per oltre 2mila tifosi neroverdi che hanno fatto esplodere il Ricci di cori, applausi, festa genuina e ricca di emozione. Uno dei momenti piú significativi è stato l’abbraccio del pubblico e dello stesso presentatore a Francesco Acerbi. Il difensore ha regalato poche ma importanti parole: “Il prossimo anno vedremo, ma sì posso dire che sono pronto”.

La presentazione procede ruolo per ruolo, dai portieri ai difensori (Teranova: “che emozione rientrare a San Siro”), ai centrocampisti (applausi soprattutto per Biondini che parla di “questa salvezza come il traguardo sportivamente più importante della mia carriera”), fino agli attaccanti con i ’boatos’ per Sansone e Berardi. Le parole di Zaza (“giusto che siano gli attaccanti a fare gol”) e dello stesso Berardi che dedica la salvezza “a tutta questa gente, perchè se lo merita. Se sto qui? Certo certo”. E, anche se questa conferma era nell’aria, è diverso sentirlo dire dalla voce del talento calabrese che non ha intenzione di lasciare l’ambiente in cui è calcisticamente cresciuto e il tecnico che ha saputo lanciarlo e valorizzarlo. Arriva il momento del capitano, e Francesco Magnanelli non si fa attendere: “È stata un’annata molto stressante, ma alla fine abbiamo raggiunto un risultato straordinario. Siamo contenti e vogliamo fare meglio nella prossima stagione”.

Di Francesco si becca la razione di applausi e di cori più nutrita. Non poteva che essere così. Il tecnico spiega: “il lavoro di tutti è stato perfetto, anche chi ha giocato meno. Ringrazio i miei collaboratori e tutti quelli che hanno lavorato. La vita è fatta di alti e bassi, la forza è sapersi rialzare e ci siamo riusciti. Voglio sempre far divertire chi viene allo stadio”. Poi il sospirato annuncio: “La volontà di restare c’è, Squinzi ha detto di sì”. Poi la partitella (o per meglio dire un galoppo in famiglia, tra risate, scherzi e i rigori calciati sotto la curva a beneficio dei cori).

Applausi a scena aperta per gli eroi della C2, Pomini e Masucci oltre al capitano, ma anche per Bianco, vero uomo spogliatoio. Alla fine non restano che le foto ricordo, con Terranova letteralmente fagocitato da un folto gruppo di ragazzi delle giovanili che hanno fatto da ala per la passerella dei giocatori. In fondo col Sassuolo che continua a crescere, può sognare a occhi aperti di arrivare a giocare in serie A.

Paolo Seghedoni