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Sassuolo, Masucci verso l’addio con un rimpianto

Sassuolo, Masucci verso l’addio con un rimpianto

L’eroe della C2 ha il contratto in scadenza: «Quella in neroverde è stata una bellissima storia, mi è mancato solo in gol in serie A»

25 maggio 2014
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“Non sono riuscito a segnare un gol in serie A, peccato. Ci ho provato fino all’ultimo ma è andata così…”. Hanno il sapore del congedo le parole di Gaetano Masucci alla festa del Sassuolo. Una festa che rischia di passare alla storia anche come il saluto del Sassuolo a Tano Masucci, attaccante (sia esterno che, alla bisogna, centravanti) avellinese classe 1984 che, salvo sei mesi a Frosinone in prestito, tra i professionisti ha vestito una sola maglia: quella a strisce neroverdi. Masucci, arrivato a Sassuolo dalle giovanili del Torino nel 2004 e ha giocato dieci stagioni con la formazione neroverde. 227 partite e 40 gol per Masucci in campionato tra C2, C1, B e A, ma l’attaccante ha anche all’attivo 18 presenze e 4 reti in ciociaria. Una carriera contraddistinta anche da molti infortuni, Masucci però si è sempre rialzato e ha sempre proposto la sua candidatura per una maglia da titolare, nonostante a Sassuolo siano passati, nel corso degli anni, attaccanti di grande levatura per la categoria. Una doppietta ‘storica’ a Legnano, che di fatto consegnò la promozione in serie B, tra i cadetti partite importanti e gol pesanti segnati, pur giocando senza grande continuità, poi l’esordio in serie A a Torino, nella prima di campionato contro i granata e la società nella quale l’attaccante irpino è calcisticamente cresciuto. Masucci, però, si era già fatto notare al grande pubblico al Trofeo Tim, quando il Sassuolo vinse proprio grazie alla sua doppietta contro il Milan. Una stagione nata sotto il segno di Tano, dunque, e che rischiava di finire allo stesso modo se è vero, come è vero, che un suo gol (valido) è stato annullato a Milano contro i rossoneri nell’ultima di campionato e che, in pieno recupero, ha tentato una conclusione a rete senza sorprendere Abbiati proprio nell’ultima azione con il Sassuolo proteso alla ricerca del punto del pareggio. Uomo spogliatoio, sempre pronto allo scherzo (anzi, di fatto il vero ‘animatore’ dei dopogara e dei ritiri dei neroverdi con la sua simpatia), Masucci potrebbe appunto salutare il Sassuolo senza la gioia di aver segnato una rete anche nella massima serie con questa casacca, dopo le reti in C2, C1 e serie B.

Resta una domanda, legittima, da lasciare: non si poteva lasciare calciare proprio a Masucci il calcio di rigore conquistato dal Sassuolo contro il Milan? Ammesso e non concesso che Tano avesse poi segnato, i compagni gli avrebbero regalato una grande gioia. Quella di entrare nel tabellino dei marcatori nella massima serie.

Paolo Seghedoni