Spezia, aquile d’oro e i gialli venuti dal nulla
Domani sfida tra potenze finanziarie agli antipodi: la rosa di Mangia vale 23 milioni, quella di Novellino 10 in meno
E alla fine lo Spezia. L'ultima giornata, forse la meno emozionante di tutto il campionato, ha decretato che siano i liguri l'avversario del Modena nel preliminare playoff di martedì sera. Due squadre che hanno raggiunto un obiettivo importante, quello minimo per gli aquilotti (costruiti per vincere) e probabilmente quello massimo per i canarini, partiti con ben altri propositi. Facile capire quanti e quali siano state le differenze nella progettazione delle due squadre, per esempio basta guardare il valore complessivo delle due rose: se qualcuno volesse acquistare seduta stante tutti i giocatori in forza a Devis Mangia dovrebbe sborsare una cifra attorno ai 23 milioni di euro, per quella di Novellino ne basterebbero, si fa per dire, circa 13. Questo perché la società ligure alle spalle ha un certo Gabriele Volpi, probabilmente uno degli uomini più ricchi del nostro Paese. Il Roman Abramovich italiano, come qualche testata finanziaria ama definirlo, ha interessi nel campo petrolifero e dopo aver stravinto tutto nella pallanuoto con la Pro Recco, si è lanciato nel calcio, senza badare a spese. Basta guardare l'ingente quantità di denaro utilizzata nelle ultime sessioni di mercato: ad esempio l'ingaggio di Osarimen Ebagua, arrivato sì a parametro zero dal Varese nel 2012, ma convinto con un allettante triennale a cifre pesanti. Soltanto nell'ultima sessione di mercato lo Spezia ha rilevato il cartellino di Schiattarella dal Livorno per circa 500mila euro, ha preso in prestito dal Torino il gioiellino Bellomo, via Verona (l'asse tra scaligeri e liguri è d'acciaio), è arrivato l'Under 21 Bianchetti, dalla Sampdoria Gentsoglou (già seguito dal Modena, ma l'ingaggio era fuori dai parametri gialloblù) e dal Siena è stato acquistato in compartecipazione Giannetti per una cifra che si aggira attorno al milione e mezzo di euro. Forse con il solo esborso effettuato per la metà di Giannetti il Modena di Caliendo si ripagherebbe un'intera rosa. Già, perché i canarini in estate hanno progettato una squadra ben diversa, seguendo una filosofia precisa, ovvero creare un mix di giocatori esperti e giovani speranze. La bravura del Modena è stata quella di azzeccare ogni scommessa, anche se in estate i canarini dovranno lottare con le unghie per tenere i pezzi più pregiati o al minimo accontentarsi dei controriscatti per i vari Babacar, Salifu, Molina e Rizzo. Il campionato ha dato finora ragione al Modena, anche se le due sfide dirette fin qui giocate sorridono allo Spezia, ma martedì sera il passato non conterà più. Sarà dentro o fuori. Tutto in una notte.
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