Modena, ecco lo Spezia: serve una notte magica
Novellino: «Non cambieremo la nostra testa, voglio continuare a sognare»
Tutti insieme per continuare a sognare. Di nuovo sostenuto da un Braglia gremito, il Modena torna in campo oggi a quattro giorni di distanza dall’ultima giornata della stagione regolare di serie B, quella in cui si è infranto il sogno di sorpassare al quarto posto il Cesena ma che, a distanza di 8 anni, ha fatto festeggiare la conquista dei playoff. Per i gialloblù inizia dunque una nuova stagione, da vivere tutta d’un fiato. Si parte dal turno preliminare in gara secca e il primo ostacolo da superare risponde al nome dello Spezia, squadra costruita per vincere ma che ha chiuso il campionato alle spalle del Modena. Quinto posto per i canarini, ottavo per gli aquilotti, il che significa doppio vantaggio a disposizione per la sfida di stasera (ore 20,30): oltre al fattore campo, alla formazione di Walter Novellino potrebbe bastare anche un pareggio per guadagnarsi la doppia sfida in semifinale con il Cesena. Attenzione, però: il segno X al 90’ non sarebbe sufficiente, ma prolungherebbe la gara fino al 120’, dando al Modena la possibilità di esultare solo dopo due tempi supplementari. Meglio non fare troppi calcoli, insomma, e giocare da Modena, cioè da squadra che nel 2014 ha perso una sola gara su 21 (a Trapani), imbattuta in casa e reduce da 16 risultati utili consecutivi. A saperlo meglio di tutti è Novellino, che non a caso di campionati di serie B ne ha vinti quattro e che sogna di festeggiare il suo 61° compleanno con qualche ora d’anticipo e, soprattutto, con un pass per la semifinale in tasca; fiero del quinto posto conquistato dalla sua squadra grazie ad un girone di ritorno straordinario, dopo aver chiuso il 2013 ad un punto dai playout e a ben 9 da quegli spareggi per la serie A che oggi sono realtà, ma non sazio. Guai a pronunciare questa parola, quando c’è di mezzo il tecnico di Montemarano. «Il Modena – ha raccontato Novellino alla vigilia – ha fatto qualcosa di eccezionale. Come un ciclista, vediamo la linea del traguardo vicina. Dovremo sudare ancora tanto, nonostante manchino pochi metri, ma speriamo di non essere il Bitossi della situazione». Il riferimento al mondo del pedale e alla clamorosa beffa iridata, datata 1971, di uno dei ciclisti più illustri di quel tempo, ha fatto da curiosa anteprima ad una disamina accurata sulla gara che il Modena sarà chiamato a disputare: «Vogliamo chiudere alla grande una stagione che già ci ha dato tante soddisfazioni. Avremo un vantaggio, due risultati su tre a disposizione al 120’, ma non dovremo assolutamente cambiare il nostro atteggiamento: bisogna giocare per vincere, serve il solito Modena visto fino ad ora. Lo Spezia ha sempre giocato bene, non a caso è stato costruito per andare in A, spendendo tanto. Noi, con molti giocatori in prestito, siamo stati capaci di fare altrettanto. Ma non farei mai cambio, mi tengo il Modena. Ci sarà tanto pubblico a sostenerci e questo dovrà solo riempirci d’orgoglio: i tifosi ci sono stati vicini nei momenti difficili, noi siamo stati bravi a rialzarci e a ricreare un entusiasmo che mancava da anni. Quando andai ad allenare il Napoli c’erano 800 spettatori al San Paolo, finimmo con 80.000 e con una promozione in serie A. Quanta benzina c’è nelle gambe dei giocatori? Se anche mancasse, si può andare molto bene a gas…».
Marco Costanzini