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Bisoli: «Vantaggio da sfruttare»

«I gialli dovranno fare la partita e dovremo essere spietati. E dopo vorrei il Bari»

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CESENA. Di nuovo a Modena, nove giorni dopo l’ultima volta. Ma questa sera la posta in palio è ancora più alta. Va in scena il primo atto della semifinale playoff e il Cesena ha in testa un solo imperativo: rispedire al mittente la voglia di A dei canarini, come ha spiegato il tecnico Pierpaolo Bisoli alla vigilia.

Bisoli, che gara si aspetta?

«Simile a quella del 30 maggio: il Modena parte da una situazione di svantaggio, proverà a fare la partita, sarà determinato. Quanto a noi, proveremo a ripetere la bella prova offerta all’ultima giornata proprio al Braglia. Magari, questa volta cercheremo di fare meno errori in fase di attacco».

Cosa teme della formazione di Novellino?

«Incontreremo una squadra forte, che può permettersi di tenere in panchina ottimi giocatori e che ha fatto uno straordinario girone di ritorno. Ripeto, mi aspetto un Modena che farà di tutto per provare a complicarci la vita».

L’infermeria è ancora piena. Atleticamente, però, i “superstiti” sembra stiano bene.

«Lo hanno dimostrato a Modena e me lo hanno confermato in questa settimana. Ma, a dire il vero, dal punto di vista fisico la squadra è stata bene tutto l’anno. Se questa cosa non si è vista sempre è perché, spesso, qualche problema a livello psicologico ha offuscato tutto».

Tutta Cesena sogna ad occhi aperti la serie A.

«Non mi stancherò mai di dirlo: indipendentemente da come finiranno i playoff, questo gruppo è stato autore di una stagione importante, da ricordare per tanti anni. Se arrivasse anche la ciliegina sulla torta, tutto avrebbe un sapore migliore…».

Pensa già a chi preferirebbe trovare in finale?

«Intanto voglio che stiamo tutti concentrati sul Modena. Se devo rispondere, dico il Bari, perché avremmo il vantaggio di giocare la sfida di ritorno in casa. Sia la squadra di Alberti che il Latina, comunque, sono due avversari temibili. Di certo a Bari c’è tanto entusiasmo: là stanno vivendo una favola, non come qui a Cesena…».

Si spieghi meglio.

«A Cesena molte persone non si godono il presente. Vi faccio un esempio: Bari a parte, in altre piazze hanno fatto i salti di gioia quando è arrivata la qualificazione ai playoff. Qui, invece, è successo poco o nulla. Molte volte ricevo più complimenti quando vado fuori piuttosto che quando resto qui. Ma, senza fare polemica, penso che quello che abbiamo fatto in queste 42 giornate sia già qualcosa di straordinario». (m.c.)