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Modena, ultima chiamata: a Cesena per un miracolo

Modena, ultima chiamata: a Cesena per un miracolo

Novellino: «Saremo grandi, ci proveremo e per il gioco meriteremmo noi»

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Tutto in una sera, una sera di fine primavera dal clima già abbondantemente estivo, a due passi dal mare della Romagna: il Modena cerca una clamorosa rimonta a Cesena per conquistare la finale dei playoff e riaccendere un sogno. Obbligati a vincere con due gol di scarto, in virtù del peggior piazzamento in campionato e soprattutto della sconfitta per 1-0 nella sfida d’andata al Braglia, i canarini dovranno portare a termine questa “mission impossibile” affinché in vacanza sia costretto ad andare in anticipo il Cesena. Si scende in campo alle 18 e il caldo, senza dubbio, giocherà un ruolo chiave in una sfida nella quale la tensione fa già la sua parte, vista l'elevata posta in palio. I tifosi del Modena, però, sperano che a fare la differenza siano i recuperi della coppia gol più prolifica di tutta la B nell'anno solare, quella composta da Granoche e Babacar. Saranno proprio i due bomber, grandi assenti all'andata, il valore aggiunto di una squadra che crede ancora fortemente nel passaggio del turno, al pari dei quasi 700 tifosi che la seguiranno in terra romagnola. A mettere pepe alla gara sono anche le scorie che restano della sfida d'andata, in particolare l'espulsione che impedirà a Walter Novellino di guidare dalla panchina la propria squadra. Una squalifica per un battibecco con il poco amato collega Bisoli che ha portato il tecnico gialloblù a scrivere una lettera al designatore Domenico Messina, per denunciare la disparità di trattamento ricevuta rispetto a quella riservata all'allenatore del Cesena, che a suo dire lo aveva platealmente provocato. È proprio da questa querelle che Novellino è partito per analizzare la sfida di ritorno nella classica conferenza stampa prima della partenza per Cesena, forse anche con l'intento di sgravare la squadra da eccessive pressioni: «Per trenta secondi - ha attaccato il mister - vorrei parlare solo io. Tutti avete letto ciò che ho scritto al designatore: volevo rimarcare che non sono un pazzo e che il quarto uomo non ha agito correttamente. Bene, non ho ricevuto risposta. Questa, purtroppo,è l'Italia: solo il silenzio paga. Mi viene da dire che, oltre al presidente del Consiglio, ci sarebbero tante altre cose da cambiare. Il mio dispiacere è legato al fatto di non poter stare accanto ai ragazzi, anche se so che De Gradi e anche Nardini, ormai un allenatore aggiunto, si faranno valere». Un inedito excursus alla vigilia della sfida più importante dell'anno, alla quale Novellino riserva giusto un paio di considerazioni; quelle che sintetizzano alla perfezione il suo pensiero: «A livello di gioco, non c'è dubbio che meriti di passare il turno il Modena. All'andata abbiamo perso immeritatamente, giocando una gara con grande cuore ma senza riuscire a segnare, anche per colpa delle tante assenze. Non ci sentiamo già fuori, tutti crediamo di poter conquistare la finale. Andiamo a Cesena con l'obiettivo di fare una grande partita contro una signora squadra, poi vedremo cosa succederà». Le buone notizie, come detto, riguardano i recuperi di Babacar e Granoche: «Pablo - ha concluso Novellino - ci sarà, Billy ha qualche problema in più a smaltire la contrattura. Faremo un provino, poi decideremo».

Marco Costanzini