Candeli e Moccia, avventura tedesca
Ciclismo. 1505 chilometri per la Germania e al gruppo s’è aggiunto uno spagnolo
“Partirono in quattro e tornarono in cinque”: non sono i versi di una canzone, ma è il risultato di sei giorni in giro per la Germania del Nord in sella ad una bicicletta.
Il giorno di Ferragosto, verso sera, dopo aver pedalato per 1505 chilometri in sei giorni con una media giornaliera di 14-15 ore, il quartetto di amici formato dai modenesi Luigi Candeli, Carmine Moccia, dalla padovana Carla Tramarin e dal Giapponese di Tokio,Yuji Kaneva, grandi specialisti delle Randonnée estreme, strada facendo è diventato un ... quintetto.
Sulle strade tedesche è infatti accaduto un fatto imprevisto: l'unico spagnolo presente, Jordi Sunyer-Ollè, da Barcellona, ha chiesto "asilo" ai quattro italiani e con loro ha portato a termine la lunga cavalcata in bici da Amburgo a Colonia, poi da Colonia a Berlino fino a raggiungere infine Amburgo.
I ciclisti erano partiti nella mattinata di sabato 9 agosto.
«Dire che è stata una esperienza straordinaria è fotografare al meglio questa esperienza - ci ha raccontato Luigi Candeli - Abbiamo trovato strade bellissime, ben curate e soprattutto pulite e le ciclabili, dove erano presenti, altrettanto belle. Indubbiamente non è stata una "pedalata" facile, ma ci eravamo organizzati al meglio prima di partire e alla fine siamo arrivati stanchi, ma entusiasti della nostra trasferta. Ne valeva la pena».
Ricordiamo che i tre italiani erano partiti giovedi 7 agosto, in auto puntando su Ahrensburg, a Nord di Amburgo, dove sono arrivati dopo 14 ore di viaggio. Il giapponese Kaneda era già in loco ad aspettarli.
«Venerdi 8 agosto, giorno del nostro primo contatto con l'organizzazione, abbiamo capito che ci trovavamo con gente che sapeva il fatto suo: ovvero avevano preparato le cose perbene. In serata cena ospiti dell'organizzazione nel corso della quale sono stati consegnati riconoscimenti: al più anziano, un canadese classe 1941 alla sua settima esperienza in terra di Germania, al più lontano, un cinese di Taiwan, al più giovane e via di seguito».
Il sabato mattina, dopo il saluto del sindaco di Grosshansdorf, è stata data la partenza. Pioggia e freddo per un paio d'ore. Quelli del Nord Europa, abituati, allungano, se ne vanno, ma noi imperterriti restiamo tutti e quattro assieme. A Brandeburgo abbiamo trovato lo spagnolo di Barcellona, Jordi Sunyer-Ollè, il quale essendo l'unico iberico presente, ci ha chiesto ospitalità nel nostro gruppo. E così lo abbiamo accolto. Al terzo giorno, finalmente, il sole ha fatto capolino. Abbiamo ritrovato il caldo della "nostra" estate».
Il quintetto di buona lena ha continuato la "passeggiata" e finalmente il giorno del Ferragosto dopo 1505 chilometri, con tanti saliscendi, ha rivisto la città di Amburgo.
«Devo dire - ha concluso Candelli - che dopo aver percorso oltre 1500 chilometri Amburgo è apparsa ancora più bella di quando l'abbiamo lasciata».
“Erano partiti in quattro e sono ritornati in cinque”: dalla prossima trasferta, il quintetto si muoverà di pari passo. Saluti, baci e abbracci tra tutti con l’immancabile e arrivederci alla prossima pedalata.