Gazzetta di Modena

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BERLINO 2014

Nuoto/Paltrinieri fenomeno: straccia tutti negli 800

Nuoto/Paltrinieri fenomeno: straccia tutti negli 800

Europei di nuoto. Il campione carpigiano bissa l’oro conquistato nei 1500 con una prova strepitosa: «Sono contento, ma puntavo a un tempo migliore»

23 agosto 2014
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Immenso Gregorio Paltrinieri, strepitoso, sempre più padrone del mezzofondo in Europa: il nuotatore carpigiano, a 20 anni ancora da compiere, ha arricchito il proprio palmares con un’altra medaglia d’oro frutto dell’ennesima magia in acqua, una nuova cavalcata trionfale che ha strabiliato i tifosi presenti a Berlino e tutti gli italiani che da casa facevano il tifo per lui.

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Campionati Europei conclusi con un en plein di medaglie del metallo più pregiato, migliorando così l’oro e l’argento conquistati in Ungheria due anni fa: di questa impresa, quella che appartiene solo ai grandi campioni, può vantarsi “Greg” da ieri sera. La finale degli 800 stile libero ad appena due giorni di distanza dalle enormi fatiche dei 1500 – ripagate con un successo dalle proporzioni macroscopiche e un tempo che nessuno in Europa era mai stato in grado di sognare – potevano rivelarsi un’insidia, invece Paltrinieri è parso aggiudicarsela in scioltezza: gara dominata dalla prima all’ultima bracciata, aggredendo l’acqua come forse non lo si era mai visto fare prima, leggiadro e agile com’è sempre stato nella sua nuotata. Sapeva di dover fare il vuoto subito, perché accanto a lui c’erano rivali scomodi e più forti nel cambio di ritmo all’ultima vasca, e l’ha fatto: non c’è stato nemmeno da preoccuparsi di un ipotetico sprint finale, quello che agli Assoluti di Riccione gli era costato oro e record europeo a favore del compagno ed amico Gabriele Detti, perché Gregorio è stato imprendibile, padrone assoluto, riuscendo fino a 100 metri dal traguardo a stare sotto al record europeo prima di un’inevitabile flessione dovuta ad una gara sempre all’attacco e alle scorie lasciate dai 1500 a livello di stanchezza.

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La chiusura con il tempo di 7’44”98 gli è valsa la medaglia d’oro con 3 secondi e mezzo di vantaggio sul faroese Pal Joensen e 4”37 su Detti, per un podio identico a quello dei 1500 stile. Al monologo in vasca di Paltrinieri è mancata solo quella ciliegina sulla torta chiamata record europeo. Con una medaglia d’oro al collo, per i comuni mortali questo diventa un dettaglio, per un campione come Gregorio sono invece pensieri che pervadono la mente anche dopo un trionfo, prima di lasciar spazio ad un sorriso a 32 denti: «L’oro è oro, sono molto contento, ma mi aspettavo un tempo migliore.

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Dopo essere sceso sotto i 14’40” nei 1500 ci speravo, in fondo ci alleniamo 360 giorni su 365 all’anno con l’obiettivo di fare sempre meglio. Però mi sentivo stanco, avevo dolori ovunque già dalle prime bracciate e negli ultimi 100 metri ero morto. Troppo vicini i 1500, ero al limite. Per questa volta ho lasciato il record a Gabriele (ride, ndr): ci terrei a sottolineare quanto stiamo facendo noi italiani nel mezzofondo».

Marco Costanzini

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