Sabato ricomincia il campionato di serie A
ROM. Juventus e Roma. Napoli e Fiorentina. Inter e Milan. Ricalcano quasi fedelmente la classifica dello scorso 18 maggio le prime file della griglia di partenza della serie A 2014-15. Allora al...
ROM. Juventus e Roma. Napoli e Fiorentina. Inter e Milan. Ricalcano quasi fedelmente la classifica dello scorso 18 maggio le prime file della griglia di partenza della serie A 2014-15. Allora al sesto posto si piazzò il Parma, con i rossoneri relegati all’ottavo e fuori dalle coppe. L’83° campionato a girone unico parte subito forte, sabato 30 agosto: alle 18 i pluricampioni d’Italia della Juve ricevono il Chievo; alle 20.45 all’Olimpico si affrontano Roma e Fiorentina. Ed è di nuovo caccia ai bianconeri, dopo i tre titoli consecutivi e lo scudetto dei 102 punti l’anno scorso. Ed è di nuovo tifo e passione, anche ai tempi della crisi. Al netto di una campagna acquisti ancora da completare (chiude lunedì 1° settembre alle 23), l’imminente torneo si annuncia uno dei più incerti degli ultimi anni. Forse con l’unica eccezione della Roma (che ha strappato Juan Manuel Iturbe al Verona per 22 milioni), nessuna delle prime dello scorso campionato ha rafforzato la rosa con innesti in grado di fare la differenza. La Juventus ha conservato Pogba e Vidal, ma ha perso Conte in panchina. Il Napoli è ancora da completare. La cessione di Behrami ha tolto grinta al centrocampo, ma sono rimasti tutti gli altri pezzi pregiati. L’incognita è rappresentata dal ritorno di Champions con l’Athletic Bilbao: l’uscita dall’Europa che conta potrebbe rendere insofferente Higuain, fino a chiedere di essere ceduto. L’arrivo di Fellaini sarebbe un bel colpo. La Fiorentina resiste alle sirene del calciomercato per Cuadrado. In crescita l’Inter, finalmente assemblata a immagine e somiglianza di Mazzarri. Tra le “grandi” il Milan è il rebus più difficile da decifrare: la cessione di Balotelli al Liverpool apre un vuoto tecnico in attacco, ma potrebbe avere effetti positivi per l’ambiente. In particolare se arriverà una pedina importante a sostituire il bizzoso Supermario, come Jackson Martinez. Molto dipenderà dalle qualità di Pippo Inzaghi, catapultato dalla Primavera alla prima panchina di A in una piazza così esigente.