Gazzetta di Modena

Urna dolce-amara per le due squadre italiane in Champions. Difficilmente la Roma avrebbe potuto pescare avversarie peggiori dopo tre anni di esilio dalle coppe europee mentre la Juve può decisamente tirare un sospiro di sollievo dopo i sorteggi che le hanno fatto trovare nell'urna di Monaco sì i vicecampioni d'Europa dell'Atletico Madrid ma anche gli abbordabili greci dell’Olympiacos e gli svedesi del Malmoe. Ben più arduo il cammino della Roma che da qui a dicembre se vorrà fare strada in Champions League dovrà fare meglio di Bayern Monaco, Manchester City e Cska di Mosca, ovvero tre campioni nazionali. I vicecampioni d'Italia troveranno tra l'altro vecchie e recenti conoscenze, a cominciare da Guardiola (una stagione ai tempi di Fabio Capello) e, soprattutto, dal “reietto” Mehdi Benatia. «Un gironcino molto gradito – si lascia scappare l'ad bianconero Beppe Marotta – la qualificazione dipenderà da noi, senza dimenticare che la Champions è un torneo e non un campionato dove le reali forze in campo alla fine emergono. Il Galatasaray insegna». «Un bel girone equilibrato, con campi caldi come quello dell’Atletico e del Pireo» gli ha fatto eco Allegri.

Per nulla preoccupato (almeno a parole) anche il presidente della Roma, James Pallotta, secondo cui anche Bayern, City e Cska dovranno sudarsi la qualificazione: «Non credo che sia stato un sorteggio sfortunato, sarà difficile anche per loro. Il nostro obiettivo è di arrivare ai massimi livelli, abbiamo una squadra forte, possiamo arrivare nel lotto delle migliori d'Europa», chiude Pallotta che poi definisce “divertente” incontrare di nuovo Benatia, appena ceduto ai bavaresi. Un ottimismo sposato appieno da Garcia: «C'è rispetto per tutte queste squadre ma senza paura. Dopo il sorteggio tutti ci vedono già fuori ma noi diremo la nostra». Negli altri gironi, quello F (con Barcellona Psg e Ajax, oltre al cuscinetto Apoel) è il più spettacolare, con le scuole spagnola e olandese a confronto. La finale è in programma il 6 giugno 2015 a Berlino.