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Suagher: «Il mio idolo è Materazzi, come lui comincio da Carpi»

di Enrico Ballotti
Suagher: «Il mio idolo è Materazzi, come lui comincio da Carpi»

«Sono pronto a giocarmi una grande occasione. Il gruppo è giovane, ma di valore e a Livorno andremo senza paura»

29 agosto 2014
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«Mi ispiro a Materazzi, anzi è proprio un idolo per me. Ho saputo in questi giorni che “Matrix” ha iniziato la carriera proprio con il Carpi, spero sia di buon auspicio». Si presenta così Emanuele Suagher possente e ruvido, alla Materazzi per intenderci, difensore centrale. L’ex Crotone è arrivato in prestito dall’Atalanta e in biancorosso ritrova un po’ il clima che ha potuto respirare la stagione scorsa in Calabria: «Siamo un gruppo giovane che ha voglia di mettersi in mostra e di fare bene. Difficile fare paragoni col Crotone, è ancora troppo presto». L’obiettivo, comunque, è già chiaro nella testa del giovane classe 1992: «La salvezza, un passo alla volta». Dunque iniziamo con il Livorno che attende il Carpi per la prima di campionato in programma domani sera al “Picchi”: «Sinceramente non mi aspettavo che il Livorno retrocedesse in serie B. Sicuramente sarà una grande partita perché ci troveremo ad affrontare un avversario tosto destinato ad essere protagonista sino alla fine. Noi proveremo a dare il massimo per portare a casa punti importanti e iniziare con il piede giusto». Sopra si diceva della salvezza: «Ribadisco che non bisogna fare il passo più lungo della gamba. Meglio concentrarsi su questo obiettivo poi faremo i conti più avanti». Per chiudere le sensazioni sulla nuova avventura che da poco è iniziata: «Ardemagni e Sportiello, che ho conosciuto in ritiro con l’Atalanta, mi hanno parlato molto bene di questa piazza e di questa società. Mi avevano raccontato di una grande famiglia ed effettivamente non si sbagliavano. Sono stato accolto subito alla grande dalla squadra, dal mister e dallo staff tecnico».