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La Roma risponde subito con Nainggolan e Gervinho

La Roma risponde subito con Nainggolan e Gervinho

ROMA. La Roma risponde alla Juve con una partenza sprint contro la Fiorentina. I tifosi giallorossi possono stare tranquilli dopo le paure del precampionato, la squadra di Garcia è la stessa dell'anno...

31 agosto 2014
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ROMA. La Roma risponde alla Juve con una partenza sprint contro la Fiorentina. I tifosi giallorossi possono stare tranquilli dopo le paure del precampionato, la squadra di Garcia è la stessa dell'anno scorso, se possibile con più qualità e personalità.

Ne fa le spese la Fiorentina sconfitta più di quanto non dica il risultato (2-0), anche se orfana di pezzi da novanta del calibro di Rossi e Cuadrado. E anche se a tratti il calo della Roma ha dato la sensazione di un possibile pareggio. La Roma parte sorniona ma comandando il gioco. La Fiorentina sembra tenere, tutta racchiusa nei suoi 35-40 metri ma una punizione di Iturbe al 25', che segna l'esordio dello spray arbitrale all'Olimpico, diventa lo spartiacque di una partita che improvvisamente si accende. Così tre minuti dopo arriva il gran gol di Nainggolan. Ruba palla a centrocampo (su errore di Brillante), s'invola verso l'area e serve Gervihno che calcia addosso a Neto che però riscodella la palla per il tap in del ‘ninja’. I viola non reagiscono. La scossa arriva solo dopo un'ora balbettante ma ci pensa De Sanctis a sventare ogni minaccia.

Nella ripresa Gervinho sale in cattedra con le sue consuete ripartenze. I viola hanno un sussulto e in 10’ confezionano occasioni che potrebbero valere il pareggio ma il 38enne De Sanctis è una saracinesca: prima accompagna all'incrocio dei pali una punizione di Ilicic poi si supera a tu per tu con Babacar. Un po’ pochino però per la squadra viola se vuole cullare sogni di gloria, forse con il solo torto di essere arrivata incompleta allo stadio Olimpico per la prima stagionale.

All'ultimo secondo del recupero arriva il gol a porta vuota di Gervinho che fa più rotondo il risultato.

Forse aveva ragione Garcia alla vigilia quando ha detto che i suoi ragazzi «non vedevano l'ora» di cominciare a giocare sul serio.