Solierese delude, passa La Pieve
Gli ospiti, in dieci dal 22’, a segno con Di Maria e De Luca su rigore poi l’inutile rete di Montanari
SOLIERA. Solierese dove sei? Questa, in sintesi, può essere il tema di tutta la partita. Perché poco si è visto e poco ha fatto la squadra di casa con i soliti lanci lunghi, qualche tentativo abbozzato, ma poche idee e poca voglia di emergere. La storia è semplice da raccontare. Da una parte, La Pieve che rimane in dieci per un rosso diretto, ma che invece la trasforma, lotta su ogni pallone.
Se rimanere in dieci nei primi venti minuti poteva presagire nefasti momenti di sofferenza per qualsiasi formazione, cosi non è stato per gli uomini di Cavuoto. Si, perché la voglia di correre, di spaziare da destra a sinistra, di incunearsi nella difesa della Solierese, che in troppe occasioni si è aperta come se fosse burro, ha lasciato poche speranze agli uomini di Campedelli. Un uno- due micidiali. Prima un gol di controbalzo dello sgusciante Di Maria, veloce ad infilarsi dopo un insidioso calcio d’angolo. Solierese tramortita, quasi imbambolata.
Poi arriva l’inaspettata espulsione: rosso diretto inventato dal direttore di gara, sospiro di sollievo per i tifosi di casa, che pensano a una reazione e di avere ottenuto un insperato vantaggio.
E invece è tutto il contrario, perché La Pieve si trasforma, diventa una leonessa ferita, sprigiona ancora più forza.
La Solierese, spaventata, si rannicchia sempre di più e subisce il secondo gol su rigore. Di Bona, indiavolato per tutta la partita, si incunea sull’out sinistro, Neri esce alla disperata, calcione e inevitabile calcio di rigore realizzato da De Luca, uno dei migliori. Tutto facile, tutto troppo facile.
D’altra parte, correre è il verbo d’obbligo da rispettare, lottare è quello conseguente. E cosi l’assalto dei padroni di casa è tutto fumo e poco arrosto. Riesce solo ad accorciare le distanze, dopo una punizione di Modica, che Montanari insacca sulla rimessa del portiere. Poi quasi nulla, molta confusione nel cercare di recuperare il pareggio.
Merita la vittoria La Pieve, questo è chiaro. Fino all’ultimo non ha tirato il freno, poteva in qualche occasione anche fare il terzo gol. Non si è mai chiusa nella sua area, ha sempre giocato a viso aperto, ha sempre fatto vedere i denti.
La Solierese dovrà dimostrare di avere altre idee, altri schemi. Molto lavoro da fare.
È emersa molta improvvisazione, poco carattere. Queste sono le qualità che dovranno emergere. Per ora si è visto poco, veramente poco, soprattutto in fase di attacco, dove si è navigato più con il tentativo che con il raziocinio. Saprà riemergere la Solierese? Lo vedremo nelle prossime puntate: per ora spazio ai dubbi e non alle certezze. Ha regnato molto l’approssimazione, non è mancata la volontà, ma molto di più si dovrà fare. Al mister invertire la rotta di marcia e anche urgentemente.
Giuliano Lovino