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Juve, un colpo di machete sul Milan

Juve, un colpo di machete sul Milan

Tevez decide la supersfida di San Siro. I rossoneri escono a testa alta ma i campioni d’Italia si dimostrano superiori

21 settembre 2014
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MILANO. È sempre Carlos Tevez l’uomo in più di questa Juventus. L’argentino va a segno per la terza partita consecutiva tra campionato e Champions e regala ai bianconeri il successo in casa di un Milan generoso ma non ancora all’altezza dei campioni d’Italia, che, proprio come nelle prime due uscite, hanno avuto il demerito di non chiudere una partita controllata per gran parte dei 90 minuti. Curioso come sia stato proprio l’Apache, cercato a lungo da Galliani e a un passo dal Milan nell’ambito della trattativa che doveva portare Pato al Psg, a risolvere la sfida in favore dei torinesi.

La squadra di Inzaghi al di là di tutto non esce affatto ridimensionata nonostante la sconfitta: il carattere e la grinta mostrata dal Milan torneranno utili nel corso del campionato. Dall’altra parte, la Juventus ha mostrato di essere ancora una volta la squadra da battere. Con questo successo Allegri scaccia definitivamente il fantasma di Conte e ottiene la prima vittoria di prestigio da quando siede sulla panchina dei campioni d’Italia.

Vidal non riesce a recuperare dal 1’. Spazio quindi dall’inizio a Pereyra, assente in Champions per squalifica. Per il resto formazione confermata con Llorente e Tevez in attacco. Il Milan risponde con un 4-3-3 con Menez “falso nove”. Honda ed El Shaarawy agiscono ai suoi lati, dietro spazio a Zapata e Rami al posto dello squalificato Bonera e dell’infortunato Alex. Sono gli ospiti a partire meglio. In particolare Pereyra appare in palla fin dalle prime battute. È dell’ex Udinese al 7’ la prima conclusione verso lo specchio della porta: la palla termina non lontana dalla traversa. Il Milan si copre in maniera molto accorta e quando può cerca di ripartire. La palla gol migliore i rossoneri la creano al 27’, quando Muntari con un cross dalla tre quarti trova la testa di Honda, che obbliga Buffon all’intervento in tuffo. Dalla mezzora in poi i bianconeri crescono sensibilmente. Tevez pesca sull’out destro Pereyra che di prima in acrobazia innesca Llorente. Ottimo il primo controllo dello spagnolo che salta un avversario, ma Abbiati in uscita gli nega la gioia del gol. Un minuto dopo ennesima incursione di Pereyra. Il centrocampista questa volta inquadra la porta, ma Abbiati si supera deviando in corner. Azione in fotocopia qualche minuto dopo, con Marchisio che centra in pieno il palo a portiere battuto.

Nella ripresa il copione rimane lo stesso. La Juve fa girare palla pazientemente aspettando il momento giusto per colpire. Al 5’ Llorente riceve in area, evita un paio di uomini ma non trova lo spiraglio giusto per concludere. Al 15’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo ottimo schema attuato dagli uomini di Allegri, con Marchisio che riceve un traversone rasoterra sul primo palo. Il suo diagonale di prima intenzione si spegne però di poco sul fondo. Il gol che decide la partita arriva al 26’. Pereyra serve Pogba al limite dell’area, il francese trova il varco per l’inserimento di Tevez che solo davanti ad Abbiati non sbaglia. Inzaghi aumenta il peso specifico dell’attacco inserendo prima Torres poi Pazzini ma il Milan è a corto di energie fisiche e nervose e a parte un paio di mischie non riesce a creare pericoli dalle parti di Buffon.