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Bonacini: «Il Carpi operaio mi piace davvero tanto»

Bonacini: «Il Carpi operaio mi piace davvero tanto»

Il patron biancorosso: «Non abbiamo stelle, nemmeno bomber, ma lo spirito dei Tre Moschettieri. Non sto nemmeno guardando la classifica, avanti così»

24 settembre 2014
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«Il “Carpi-operaio” di La Spezia è quello che più mi piace». Stefano Bonacini, numero uno di Gaudì e del club biancorosso, si gode la sua creatura (e di Giuntoli, ovviamente) e commenta la gara vinta nell’anticipo di lunedì: «Il primo tempo non è stato esaltate, da una parte e dall’altra. Loro hanno avuto una clamorosa occasione e nulla più, noi siamo stati attenti in difesa e abbiamo provato a ripartire». Ma è nella ripresa che è uscito il Carpi che entusiasma il patron: «Direi che abbiamo surclassato i nostri avversari. Il gol di Bianco ha cambiato gli equilibri, ma nella ripresa abbiamo legittimato la vittoria». Praticamente si è visto il “Carpi- operaio”… «Esattamente, lo definisco così perché in rosa non ci sono “stelle” o bomber. La squadra è formata da un gruppo di ragazzi che lavora in modo maniacale e che cerca di raccogliere sempre il massimo. Penso che l’unione dei nostri giocatori possa fare la differenza, almeno questo è emerso nelle prime giornate. Sono come i tre moschettieri: “Uno per tutti, tutti per uno” (ride, ndr)». Chi, e qui apriamo una piccola parentesi, non ha certo rispecchiato lo spirito dei tre moschettieri è stato Ivan Kelava: «In C1 abbiamo lasciato a casa Sentinelli, in C2 Diagouraga e tutti e due i campionati sono terminati con una promozione. Allora ho detto a Giuntoli di mandare via qualcuno per vedere se portava fortuna… (ride ancora, ndr). Scherzi e battute a parte, credo che il giocatore abbia mancato di rispetto alla società e soprattutto ai compagni che sono scesi in campo a Crotone senza il secondo portiere. E se Gabriel si fosse fatto male? Sarebbe dovuto andare in porta un terzino o un attaccante? Ma non scherziamo, sono comportamenti che in questa società sono inconcepibili». Torniamo alle questioni di campo, sabato la trasferta di Chiavari contro l’Entella: «Sarebbe bello fare risultato, per dimostrare ancora una volta il nostro valore». E dunque non per la classifica: «Non l’ho nemmeno guardata». Ci saranno comunque diversi elementi fuori per squalifica: «Non voglio sentire parlare di questioni arbitrali. Discorsi, come quelli riguardanti la sfortuna, inutili. Dobbiamo essere più forti di tutto, anche degli errori dei fischietti».

Enrico Ballotti