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SERIE B

Modena, due colpi di genio

di Paolo Vecchi
Modena, due colpi di genio

Punizione magistrale di Schiavone e girata da cineteca di Granoche per tre punti pesanti

28 settembre 2014
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MODENA. La volontà va premiata. Il Modena incerottato e ancora alla ricerca di una dimensione importante si lancia nella sfida con lo Spezia, la seconda consecutiva al Braglia, deciso a prendersi i tre punti. Ma tra il dire e il fare c'è sempre di mezzo l'eventualità di un passo falso che, in un momento come questo, sarebbe deleterio. Lo Spezia è un po' nelle condizioni dei gialli e il primo tempo si consegna da solo al museo del nulla. In partite dove la tensione, la paura e il caos regnano sovrani, serve il colpo di genio. E il Modena un genietto ce l'ha e risponde al nome di Andrea Schiavone, giovane regista di scuola Juve, che al 68' si ribella all'ipotesi di un altro 0-0, va a battere deciso un calcio di punizione e infila il pallone all'incrocio. Vantaggio, lo Spezia non fa nemmeno in tempo a riprendersi che al 70', su angolo sempre di Schiavone, Granoche si inventa una girata di destro al volo da cineteca. A quel punto il Modena trova anche una gamba pazzesca e annichilisce gli aquilotti di Bjelica che nel finale rischiano un passivo ben più pesante. 2-0, tutti a casa e Novellino negli spogliatoi in anticipo per aver sconfinato dalla zona tecnica: non ce la può fare. Ma può essere perdonato.

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Nonostante tutti i problemi ha messo insieme 8 punti nelle ultime 4 partite, contro squadre serie e senza subire gol: che non sono noccioline in tempi di vacche magre, ma un mezzo capolavoro. Ora testa sul manubrio e pedalare: il Modena si mantiene nelle zone alte, ma la squadra ha ampi margini di crescita che potrà colmare quando i big che stazionano nel reparto degenti torneranno a disposizione.

Novellino dà uno sguardo all'infermeria, tira una saracca in perugino e inventa. Ferrari, Zoboli, Gozzi, Acosty e Rubin, infatti, sono in tribuna per problemi muscolari e il mister deve rimandare il suo buon proposito di schierare la formazione titolare. In difesa, davanti a Pinsoglio, Calapai prende il posto di Gozzi, Cionek e Marzorati sono al loro posto al centro, sulla sinistra c’è Manfrin. Nel tentativo di trovare il bandolo della matassa, Monzon a centrocampo infila Osuji come interno destro, Salifu fa il centromediano e Schiavone sta sul centrosinistra. Davanti il “tridente prudente” con Signori e Nizzetto a spalleggiare Granoche. Il modulo è sulla carta un 4-3-3 che sul campo diventerà molto spesso un 4-5-1. Meno problemi per Bjelica, mister dello Spezia, che si oppone con un classico 4-4-2: tra i pali Chichizola, De Col, Datkovic, Ceccarelli e Migliore formano la linea arretrata mentre in mezzo Sammarco e Brezovec si posizionano tra Cisotti e Culina. Davanti due ex: Andrea Catellani e soprattutto Matteo Ardemagni, l'uomo più beccato dai modenesi per il suo passaggio al Carpi dopo stucchevoli dichiarazioni d'amore al Canarino. Pronti via di La Penna e comincia un match il cui primo tempo non sarà sicuramente da consegnare alla storia. Il Modena non rischia e non è in grado di farlo, lo Spezia pure perchè Novellino blocca tutto. Il terreno del Braglia, una specie di prolungamento della spiaggia di Pinarella, e il caldo non aiutano le due squadre a infiammarsi. Gli esterni gialloblù non attaccano, Signori arretra in mezzo invece di proporsi, Nizzetto combina poco, Osuji complica anche le cose più semplici. E per Granoche è dura.

Novellino sa che deve fare qualcosa per rianimare l'azione offensiva dei gialli e al 54' inserisce Beltrame per Nizzetto mantenendo il 4-3-3 prudente. Signori si sposta a destra, poi si abbassa come mediano basso quando Luppi rileva Salifu ancora sopra le righe. E torna alto a destra appena Novellino sposta Beltrame in trequarti proteggendosi in mezzo coi due mediani bassi. Un tourbillon, ma il Modena cambia passo e al 68' trova anche il gol con la prodezza balistica di Schiavone, bissata dal capolavoro del Diablo che da uruguaiano deve provare un piacere pazzesco a infilare il portiere argentino Chichizola. E lo Spezia? Non esiste nemmeno anche quando entra il "toro" Ebagua: Cionek e Marzorati stroncano tutti i coraggiosi che si avvicinano all'area del Modena tanto che Pinsoglio non deve fare una parata. Nel finale occasioni a raffica per Luppi, Nardini e Granoche: ma il gol su azione resta una chimera e deve essere quello il grande obiettivo da raggiungere.

@PaoloVP305

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