Kwiatkowski iridato, prima volta della Polonia. Italiani a picco
Ha dovuto attendere 81 edizioni, la Polonia, per conquistare il primo titolo mondiale dei professionisti su strada. Il successo è arrivato in un pomeriggio umido, a Ponferrada, provincia di Leon. È...
Ha dovuto attendere 81 edizioni, la Polonia, per conquistare il primo titolo mondiale dei professionisti su strada. Il successo è arrivato in un pomeriggio umido, a Ponferrada, provincia di Leon. È stato Michal Kwiatkowski, che corre con la Omega Pharma-Quick Step, a indossare la prima maglia iridata polacca. Il 24enne è stato bravo ad anticipare la discesa, attaccando subito e agganciandosi a un gruppetto di quattro fuggitivi, che comprendeva l'azzurro Alessandro De Marchi. Non è stato un pomeriggio felice per il ciclismo italiano, all'asciutto di titoli prof dal 2008 (Varese): inutilmente gli uomini di Davide Cassani, all'esordio da ct dopo il quadriennio di Bettini, sono andati all'assalto, ravvivando la corsa e creando il caos organizzato, che aveva chiesto il selezionatore. Il 13° posto di Sonny Colbrelli conferma la scarsa concretezza di una squadra che avrebbe meritato ben altra sorte: per come ha dato battaglia, più per l’interpretazione della gara. Kwiatkowski ha vinto con merito, capitalizzando il lavoro svolto dalla sua squadra fin dai primi chilometri, per ricucire lo strappo con 4 fuggiti rimasti in avanscoperta per circa 4 ore: l'ucraino Polivoda, il croato Kvasina, il lituano Savickas e il colombiano Quintero hanno avuto un vantaggio di 15', poi lo hanno dilapidato al 10° dei 14 giri di un tracciato lungo 254,8 km. È stato a quel punto che Bennati, De Marchi e Damiano Caruso hanno preso in mano le operazioni, mentre Vincenzo Nibali è rimasto nelle retrovie, dopo essersi preso uno spavento per una scivolata poco dopo il 4° passaggio. Il vincitore del Tour, alla fine, si è piazzato 40°. L'azione di Kwiatkowski si è concretizzata quando mancavano circa 7 km al traguardo. Il polacco si è portato su De Marchi, il francese Gautier, Andersen e Kiryienka. Kwiatkowski, a pochi metri dal traguardo, quasi non credeva ai proprio occhi, mentre l'australiano Gerrans e lo spagnolo Valverde si davano battaglia, nella speranza di rubargli gli ultimi metri.