Gazzetta di Modena

CARPI «Sono molto competitivo, più che con gli altri con me stesso. Mi pongo dei limiti, cerco di raggiungerli e superarli».

Gregorio Magno ha superato tutti, anche se stesso nella vittoria mondiale che lo ha catapultato verso l’infinito e oltre.

L’eroe carpigiano che aveva già vinto tutto riesce a strabiliare ancora una volta e a compiere quel passo che mancò a Dorando Pietri per vincere la maratona di Londra. Quel passo per Greg ha la forma delle bracciate che colpiscono l’acqua come fendenti.

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Greg il re sconfigge anche la regina: sono 12 le medaglie incassate e portate a casa durante i Mondiali: 11 quelle della “Divina” Federica Pellegrini.

Un record nel record che il ragazzo dal sorriso disarmante e dalla gentilezza a portata di mano ha inseguito fin da quando papà Luca, direttore di Coopernuoto, società che gestisce la piscina di Carpi e di Mirandola, lo accompagnava ogni giorno a nuotare.

«Si vedeva già che era un fuoriclasse», ha commentato in più occasioni Gianluca Gualdi, presidente di Coopernuoto che ha visto, passo dopo passo, GregOro trasformarsi da campione a leggenda. Perché la differenza tra il campione e il fuoriclasse, come dice lo stesso Greg, «è la capacità di rimanere focalizzati sull’obiettivo e raggiungerlo sempre».

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Anche quando quell’obiettivo sembra irraggiungibile, come stavolta. Come quando le previsioni ti danno per sfavorito e dalla rabbia per la delusione negli 800 stile libero trovi la carica per far vedere chi sei davvero.

Lo sa bene Rossella Fiamingo, fidanzata di Gregorio e a sua volta campionessa di scherma, che gli ha dedicato più Story su Instagram. Una introduttiva in cui Greg, the king, indossa la corona. La seconda con un collage di 12 foto che immortalano le medaglie del 27enne carpigiano.

Se Greg ha dimostrato al mondo che si può dare il massimo in più discipline lo deve anche alla sua sana ostinazione nel seguire l’istinto. Nel 2016 Paltrinieri ha annunciato che si sarebbe cimentato nel nuoto di fondo, la disciplina delle acque libere. Il suo allenatore non è d’accodo, ma lui insiste e insegue la sua passione.

«Mi hanno anche picchiato mentre eravamo in gara sott’acqua», confessa, sempre con il sorriso sulle labbra, a bordo vasca, durante uno degli allenamenti nella piscina Coopernuoto di Carpi. E ora Greg è il capitolo più importante della storia del nuoto. l

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