Sassuolo calcio

SASSUOLO&nbsp; Una vita sul rettangolo verde a rincorrere avversari e a rilanciare l’azione, con tantissimi chilometri corsi, ma anche con gol pesanti messi a segno e importanti traguardi raggiunti. La carriera di Simone Missiroli è a tinte neroverdi e, su Nero&amp;Verde, si è concesso per una lunga intervista: “Ora mi occupo dei giovani di proprietà del Sassuolo in prestito ad altre squadre. Li sento, mi confronto con loro, mando dei video per correggere alcune cose… È un ruolo che mi piace molto, perché mi sento utile alla crescita di questi ragazzi; poi a fine anno valuteremo il loro percorso insieme alla società. Occuparsi di calcio da questa parte fa effetto, ma rimane la mia passione”. Se ora si divide tra scrivania e tribuna, Missiroli è uno che il campo di Sassuolo l’ha calcato parecchie volte, a partire dal 2012: “Arrivai a gennaio, l’anno in cui perdemmo i playoff; la stagione seguente ci fu la promozione, poi le salvezze e le soddisfazioni incredibili, arrivando fino in Europa. Delle tante presenze, mi rimane nel cuore quella del 18 maggio, quando vincemmo il campionato dopo una cavalcata pazzesca; rischiammo di compromettere tutto, ma poi le cose andarono bene, compreso il mio gol. Ricordo di aver finito il match con la testa fasciata, così mi misero sulla barella per portarmi all’ospedale e Gazzola si mise a farmi uno scherzo stupido anche lì. Su Gazzola potrei scrivere un libro, sono anche suo testimone di nozze”. Sono tanti i giocatori che Missiroli ha conosciuto a Sassuolo, in particolare quelli che hanno superato le 100 presenze in neroverde: si va da Piccioni a Rogerio, passando per Defrel, Masucci, Consolini, Peluso, Acerbi… Tra tutti, però, alcuni hanno lasciato un segno particolare: “Magnanelli è la storia del Sassuolo: è partito dalla Serie C ed è arrivato in Europa League. È un ragazzo eccezionale, sempre pronto a dare una mano sia in campo che fuori. Abbiamo combattuto molte battaglie insieme”. Dallo storico capitano, si passa alla stella del Sassuolo: “Berardi è come un fratello minore. È arrivato in ritiro estivo a 18 anni e si vedeva già che aveva qualità eccezionali; abbiamo condiviso la camera per tanto tempo nei ritiri, l’ho visto crescere e fare cose incredibili. Ricordo quando vincemmo con il Milan 4 a 3: a fine primo tempo lui aveva già fatto 3 gol, quindi andai da lui per dirgli che una tripletta l’aveva già realizzata contro la Samp, quindi ne sarebbe servito almeno un altro e lui ci è subito riuscito. Voglio molto bene a Domenico e quando è diventato campione d’Europa mi sono emozionato”. Tra i tanti, anche Consigli merita una menzione speciale: “Andrea è un amico, ci vediamo spesso anche con le famiglie, c’è un rapporto che va oltre il campo; è un giocatore che è migliorato tanto e avrebbe meritato almeno una convocazione in nazionale". Oltre ai calciatori, c’è stato il tempo anche per conoscere vari allenatori e, su tutti, Di Francesco: “È uno dei mister più importanti della mia carriera, mi fece fare il salto in Serie A, mi diede il ruolo di mezzala, poi mi reinventò anche play davanti alla difesa. Non mi scorderò mai la sua esultanza dopo il mio gol al Livorno”. Tra passato e presente, Missiroli ha scoperto le caratteristiche del Sassuolo: “Qui l’ambizione è sempre stata altissima e il miglioramento è costante, a partire dalle strutture: quando sono andato via, ad esempio, non c’era il bellissimo centro sportivo. La società non si è mai voluta accontentare su nessun fronte e la costante è raggiungere i risultati offrendo anche spettacolo”.l &nbsp;

SASSUOLO&nbsp; Una vita sul rettangolo verde a rincorrere avversari e a rilanciare l’azione, con tantissimi chilometri corsi, ma anche con gol pesanti messi a segno e importanti traguardi raggiunti. La carriera di Simone Missiroli è a tinte neroverdi e, su Nero&amp;Verde, si è concesso per una lunga intervista: “Ora mi occupo dei giovani di proprietà del Sassuolo in prestito ad altre squadre. L...

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Il Missile ripercorre le tappe della sua storia da calciatore a Sassuolo: dagli scherzi di Gazzola all’amicizia con Magnanelli (“uomo eccezionale”), Berardi (“un fratello minore”) e Consigli

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Sassuolo «Seguo i ragazzi di proprietà in prestito» Ecco la seconda vita neroverde di Missiroli

Il Missile ripercorre le tappe della sua storia da calciatore a Sassuolo: dagli scherzi di Gazzola all’amicizia con Magnanelli (“uomo eccezionale”), Berardi (“un fratello minore”) e Consigli

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