Sassuolo calcio

Sassuolo Non ha fatto neanche in tempo ad arrivare in neroverde che è subito entrato in campo, e lo ha fatto nel migliore dei modi, per poco non entrava nel tabellino accanto alla parola “reti”. «Sono molto contento per il mio debutto contro l’Atalanta – racconta Nedim Bajrami – È stata una bella partita, è importante aver vinto. Mi è mancato solo il gol. La parata di Musso? È stato bravo lui, ma secondo me potevo tirare meglio io». Scegliere Sassuolo è stato facile. «È una piazza molto importante e l’ambiente è simile a quello di Empoli, con ragazzi giovani che sanno giocare a calcio. Sono molto contento di essere qui. Ho ritrovato un allenatore e alcuni ragazzi che già conoscevo, tra questi Pinamonti, che mi auguro torni presto, con lui mi trovo bene in campo e fuori, ma anche gli altri mi hanno accolto bene. Ora spero di aiutare la squadra con assist e gol. Il mio ruolo? Mi sento trequartista, ma posso fare anche la mezzala e l’esterno alto». Quella a Sassuolo è la seconda esperienza in Serie A per Bajrami: «Sono nato a Zurigo, ma ho origini albanesi. Ho fatto tutto il settore giovanile con il Grasshopper e poi la prima squadra lì, era vicino casa. Tre anni e mezzo fa sono arrivato in Italia. All’Empoli sono stato bene, abbiamo vinto il campionato di B con mister Dionisi, che sono contento di ritrovare, raggiunto la salvezza con Andreazzoli e poi ci sono stati i sei mesi con Zanetti, ho imparato da tutti, sono allenatori importanti, che fanno giocare bene a calcio. Ho fatto gol e assist, ma bisogna sempre migliorarsi». Particolare la sua esperienza in Nazionale: «Ho fatto il settore giovanile per la Svizzera. Poi è arrivata la chiamata del ct Edy Reja, voleva giocassi per l’Albania, ho parlato con la mia famiglia e alla fine ho accettato. Sono molto contento e orgoglioso di averlo fatto. Le partite più importanti per me? Il debutto contro l’Ungheria e quella contro l’Italia». Come tutti i calciatori, anche Bajrami ha un idolo: «Da piccolo sognavo di diventare un calciatore e scendere in campo in grandi stadi. Il mio idolo era Zidane, di lui ammiro l’eleganza e l’intelligenza in campo. Tra gli avversari che ho incontrato finora invece, a impressionarmi è stato Dybala, è davvero molto forte». Domenica il Sassuolo affronta un avversario storicamente ostico: «Contro l’Udinese sarà una partita molto fisica, contro una squadra che gioca uno contro uno. Noi dobbiamo fare del nostro meglio». Infine un pensiero alle vittime del terremoto devastante in Turchia e Siria: «Dispiace moltissimo per quello che è accaduto, siamo vicini alle popolazioni colpite». l &nbsp;

Sassuolo Non ha fatto neanche in tempo ad arrivare in neroverde che è subito entrato in campo, e lo ha fatto nel migliore dei modi, per poco non entrava nel tabellino accanto alla parola “reti”. «Sono molto contento per il mio debutto contro l’Atalanta – racconta Nedim Bajrami – È stata una bella partita, è importante aver vinto. Mi è mancato solo il gol. La parata di Musso? È...

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Serie A Bajrami: «Ritrovo  Dionisi e spero torni Pinamonti, tutti mi hanno accolto bene Il mio ruolo? Trequartista, ma posso giocare anche come mezzala o esterno alto»

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Bajrami: «A Sassuolo come a casa»

Serie A Bajrami: «Ritrovo Dionisi e spero torni Pinamonti, tutti mi hanno accolto bene Il mio ruolo? Trequartista, ma posso giocare anche come mezzala o esterno alto»

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