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Sassuolo all’esame Toro Dionisi: «Sarà durissimo

di Valentina Spezzani
Sassuolo all’esame Toro Dionisi: «Sarà durissimo

03 aprile 2023
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SASSUOLO Dopo la sosta per le Nazionali, il Sassuolo riprende il suo cammino, sperando di mantenere il passo delle ultime otto partite: «La pausa è arrivata al momento giusto – racconta mister Dionisi - Ripartire non è mai semplice, non lo è per nessuno. Può sembrare che due settimane siano importanti per lavorare, ed è così, ma non lo si fa a ranghi completi. Fortunatamente, chi è rientrato dalla Nazionale sta bene quindi, salvo problemini dell'ultima ora, avremo tutti a disposizione o quasi, e questa è una cosa molto positiva. Al tempo stesso, aver finito bene ci può dare una spinta per continuare a cercare di ottenere sempre di più, sapendo che non è facile. Siamo il Sassuolo e non ne parla nessuno, ma fare qualcosa di straordinario in 8 partite, e farlo in un momento difficile, col mercato ancora aperto, contro squadre importanti, ha un valore doppio. Ora ci siamo ripromessi tutti insieme di non fermarci e non accontentarci. Questo comporta non abbassare la testa contro un avversario forte, anche se vivremo delle difficoltà, se la partita non andrà bene, se non riusciremo a fare la partita che vogliamo». Il Torino è sempre avversario ostico: «All'andata è stata una partita gagliarda, fatta con l'atteggiamento giusto, e dovremo essere altrettanto bravi perché il Torino, dopo le prime della classe, è la squadra più difficile da affrontare, e non solo per noi. Ti porta a forzare le giocate, a metterla sui duelli, a non giocare bene e quindi dovremo essere bravi a fare una partita anche un po' fuori dalle nostre caratteristiche». Questo è uno scontro diretto e si gioca dopo tutte le altre partite, la classifica è una motivazione in più? «Potrebbe esserlo. Io ho fissato un obiettivo con i ragazzi, che non dirò, perché è nostro. Se ora parliamo di poterci giocare qualcosa col Torino e le altre squadre vicino a noi, è per quello che i ragazzi hanno fatto in 27 gare, ma soprattutto nelle ultime 8 dove, per me, e non solo per me, hanno fatto qualcosa di straordinario. Se riusciremo a dare valore a questa cosa, se ne parlerà molto, perché rimboccarsi le maniche in un momento difficile, in cui ci si può creare alibi, è sintomo di grande personalità, consapevolezza, spirito e unione. Ora arrivano le partite che contano. Questa ha una valenza importante perché vale 3 punti, perché è contro un avversario molto ostico, con cui il Sassuolo ha vinto solo una volta in casa». I commenti su Berardi e Frattesi in Nazionale non sono stati dei migliori: «I commentatori fanno i commentatori, com'è giusto che sia, e hanno la loro opinione. Di Davide cosa si può dire? Non ha giocato, ma andare in Nazionale è sempre un'esperienza positiva. Domenico ha fatto una buona partita con l'Inghilterra, la seconda non ha giocato, e ci tengo a raccontare una cosa su di lui: io e lo staff gli avevamo dato un giorno libero per riposare, invece è rientrato prima per fare una settimana di lavoro completa, la dice lunga sulla sua determinazione». Uno degli argomenti della sosta, è stato il rinnovo di Dionisi: «Quando ci incontreremo con la società? Io sinceramente ancora non lo so e non è una cosa che non mi fa dormire o mi toglie serenità. So quello che pensano di me i dirigenti, so qual è il mio obiettivo, il nostro obiettivo, ovvero fare il meglio possibile da qui alla fine con la squadra. Poi a tempo debito si parlerà di questo e, se le condizioni ci saranno, perché no? Sicuramente si andrà dopo Pasqua, il resto va chiesto alla società, non spetta a me parlarne». A proposito di rinnovi, è arrivato quello di Obiang: «Ho speso parole con la società, è vero che le decisioni spettano ai dirigenti, ma in condivisione. Il fatto che si dia continuità a giocatori che hanno dato e devono dare è importante, ma non parlo solo del campo. La volontà della società è collimata con quella di Pedro, proprio perché gli si riconosce questo valore, merita il rinnovo e sono contento per lui».l © RIPRODUZIONE RISERVATA