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Caso Russia-Rogerio. Carnevali lapidario: «Non ci sono sviluppi»

Paolo Seghedoni
Caso Russia-Rogerio. Carnevali lapidario: «Non ci sono sviluppi»<br type="_moz" />

Il Sassuolo non cambia idea sulla trattativa con lo Spartak Mosca

22 luglio 2023
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Il tema è, comprensibilmente, molto delicato e ricco di sfumature a cui è difficile dare risposte nette. Forse anche, se non soprattutto, per questo il Sassuolo preferisce non commentare le parole del procuratore di Rogerio che, come noto, ha dichiarato che la cessione del terzino sinistro allo Spartak Mosca è saltata perché il Sassuolo (anzi «il Gruppo Mapei») ha deciso di non trattare con un club russo dopo che la società moscovita aveva accettato le richieste del giocatore e aveva deciso di offrire gli 8 milioni di euro richiesti dal Sassuolo, che però di fatto al tavolo della trattativa non si è poi seduto.

L’amministratore delegato, Giovanni Carnevali, all’Ansa ha semplicemente rilasciato un laconico «Non ci sono sviluppi», lasciando intendere che la società non vuole parlare della vicenda. Le implicazioni geopolitiche, quelle economiche (Mapei in Russia ha uno stabilimento produttivo, a Stupino, che venne inaugurato anche con una partita del Sassuolo allora in serie B) e quelle “etiche” si intrecciano in questa vicenda che nasce, molto più banalmente, dalla decisione di Rogerio e del suo entourage di lasciare Sassuolo e il Sassuolo.

La storia del brasiliano con la serie A è tutta neroverde: arrivato con un prestito biennale dalla Juventus, dove giocava nella Primavera senza aver esordito nel massimo campionato, nel 2017 e da allora ha disputato 137 partite in serie A, con due reti all’attivo, nel corso di sei stagioni. La “crisi del settimo anno” ha fatto sì che il giocatore abbia chiesto la cessione.

Il Galatasaray prima e il Port poi si sono fatti avanti, con offerte però ritenute insoddisfacenti, mentre lo Spartak Mosca aveva soddisfatto, sotto il profilo economico, sia il giocatore che, almeno teoricamente, anche la società neroverde, che però, come detto, ha deciso di non trattare.

Vinicius Prattes, il procuratore di Rogerio, non l’ha presa affatto bene. «Abbiamo negoziato per un paio di settimane con lo Spartak, il giocatore e il Sassuolo. A trattativa conclusa, abbiamo ricevuto una telefonata nella quale il Gruppo Mapei ci ha comunicato che non avrebbe accettato di trattare con i russi. Dovevano avvertire subito: è stata una mancanza di rispetto per tutti», ha detto un paio di giorni fa, specificando poi che chi vorrà Rogerio dovrà parlare solo con lui e con il giocatore (che, però, è di proprietà del Sassuolo…).

Ma perché il Sassuolo non ha trattato la cessione se il procuratore era così certo del buon fine della vendita? Più volte la società neroverde ha detto che se un giocatore vuole partire deve portare una società determinata a pagare la cifra richiesta, ecco probabilmente da dove derivano le parole di Prattes. Come finirà la vicenda? Che Rogerio non finirà in Russia, ma che con ogni probabilità verrà comunque ceduto a una cifra inferiore.

Per non lasciare il Sassuolo a zero alla fine della prossima stagione.