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Modena, tempo e pazienza per trovare il vero volto

Modena, tempo e pazienza per trovare il vero volto

Lo slittamento dell'avvio del campionato fattore prezioso per mister Bianco

30 luglio 2023
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i Riccardo Panini

Istantanee dalle Dolomiti. L’amichevole di venerdì scorso a Pinzolo contro il Torino, è stata per il Modena un primo punto di approdo. Non tanto sul percorso ancora lunghissimo che attende Bianco e i gialli, quanto per alcune valutazioni che si sono cristallizzate all’ombra del Crozzon di Brenta.

La prima è quella legata al fondamentale “fattore tempo”. Il campionato di Serie B, con ogni probabilità, a seguito dell’ingarbugliata questione delle esclusioni di Lecco e Reggina vedrà slittare il suo avvio. La prima giornata del torneo cadetto molto probabilmente sarà posticipata all’inizio di settembre e questa eventualità sarebbe una vera fortuna per il Modena. La società, Vaira in primis, nel netto cambio di rotta deciso alla fine della scorsa stagione, ha cercato di dare al neo tecnico gialloblù un organico molto prossimo alla completezza. È anche per questo che il test col Torino ha confermato l’idea di calcio che Bianco intende perseguire: una squadra in buona parte a trazione anteriore ed aggressiva.

Questo progetto tattico richiede però tempo e l’impressione è che ogni settimana in più che potrà essere guadagnata nel lavoro sul campo sarà fondamentale per consolidare la mentalità e i nuovi concetti. Infatti, se il 4-3-1-2 non è per nulla lontano a quello che fu il riferimento di Tesser, appaiono differenti alcune idee che non possono essere derubricate a semplici variazioni sul tema. La posizione delle mezzali, ad esempio, più alte sulla linea del centrocampo e di attitudine più offensiva, sono il segnale della volontà di Bianco.

In questo senso però, la chiave di volta è il raggiungimento dell’equilibrio tattico. Un film già visto nelle ultime due stagioni nel corso delle quali il passaggio al doppio trequartista era stato puntualmente adottato proprio per le difficoltà a sostenere il rombo di centrocampo nel quale il rifinitore diventa cruciale anche nella fase di non possesso.

Un po’ di tempo in più, sarà determinate anche per molti dei singoli di questa rosa. Sono tanti i giocatori, tra vecchi e nuovi e per motivi differenti, ad essere in ritardo; Battistella è reduce da un calvario e va rilanciato per le indubbie qualità di cui dispone, Duca deve completare una definitiva assunzione di responsabilità, lo stesso Palumbo ha bisogno di smaltire un acciacco e mettere minuti nelle gambe, Guiebre deve entrare presto in gruppo perché rappresenta molto più di una semplice alternativa. Logico quindi che il diesse canarino, in accordo col tecnico, abbiano puntato sulla difesa che appare in questo avvio di stagione il reparto già in grado di offrire garanzie. Con Zaro anche le uscite da dietro diventano nuovi sentieri da battere: grazie alle qualità dei quattro si è già intuito che il cambio di campo sul fronte aperto salendo palla al piede sarà una soluzione in più.

In sintesi, tempo e pazienza. La curiosità intorno al Modena è tanta. A Pinzolo era presente Tullio Tinti, procuratore di Bianco oltre che di alcuni canarini, insieme a buona parte del suo gruppo di lavoro, e ha seguito la partita insieme e Matteo e Silvio Rivetti e a Davide Vaira. Carlo Rivetti invece ha preferito il settore dei tifosi gialloblù, dalla parte opposta del campo, forte ormai di un’empatia profonda e a riprova di come anche la gestione dell’ambiente sia un elemento fondamentale che saggiamente non è per nulla stato lasciato al caso. l