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Bianco: «Per il Modena ho detto no a offerte estere»

Mattia Amaduzzi
Bianco: «Per il Modena ho detto no a offerte estere»

L'allenatore dei gialli: «Tremolada ha giocate alla Di Maria, Gerli è già da A»

12 settembre 2023
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Un Paolo Bianco inedito quello emerso a “Gialli di Sera”, la trasmissione andata in onda ieri sera su Trc. Si è trattata della prima apparizione televisiva dell’allenatore canarino, e per l’occasione ha ripercorso il suo arrivo a Modena. «A fine aprile mi ha contattato il ds Vaira - ha ammesso Bianco -. Avevo già comunicato alla Juve il mio desiderio di andare ad allenare, uscendo dal mio contratto biennale. Ho ricevuto diverse offerte, anche dalla Serie C e dall’estero». Un’unione d’intenti quella tra il tecnico e la proprietà, che viaggiano affiancati verso l’obiettivo, ovvero quello di «migliorarsi sempre. Questo vuol dire tanto, come migliorare la classifica o valorizzare i giocatori a disposizione. In queste prime tre partite la squadra è stata eccezionale, anche nell’atteggiamento. Se riusciranno a mantenerlo ce la giocheremo sempre. Sono contento dell’accoglienza ricevuta dai tifosi, a volte sono in imbarazzo, perché non sono abituato ai complimenti. So di essere una scommessa». Una carriera, quella di Bianco, contraddistinta sempre dalla voglia dell’allenatore di tracciare un cammino con le proprie mani. «Sono abituato ad andarmi a prendere le cose. Negli ultimi anni da calciatore, se mi avessero detto che avrei fatto questo percorso non ci avrei creduto. Ho sempre voluto fare il primo allenatore. Soltanto una volta nella mia vita qualcuno ha deciso al posto mio, ed è stato quando ho lasciato Kiev. L’Ucraina è stata l’esperienza più forte della mia vita, che mi ha cambiato. Sento spesso i miei amici a Kiev. Dopo aver passato quei primi giorni, finisci per perdere le emozioni, vivi nell’attesa che accada qualcosa che non accade. Ho provato una grande angoscia quando sono partito col treno, perché in Ucraina stavo bene». Di una cosa però Bianco è convinto, che «il Modena arriverà in A con questa proprietà, spero con me. Hanno ben chiaro cosa fare». Intanto c’è una B da affrontare, una categoria «in cui non ci sono partite scontate. In A e C i valori sono diversi, ma qui può succedere di tutto». Infine, l’allenatore ha parlato dei suoi ragazzi, spiegandone i pregi e qualche retroscena. «Manconi è un bravissimo ragazzo. Tremolada? Corre meno dell’anno scorso, ma lo sa fare bene. Nei primi giorni di ritiro ha fatto giocate che ho visto fare solo a Di Maria. Vede cose che altri non vedono. Oukhadda? Crescendo e migliorando in un futuro potrà giocare in A. Ci posso scommettere. Gerli? Riesce a saltare l’uomo e spacca le partite. Sono contento che sia in B con noi. In Serie A ci sono giocatori con meno qualità. Gagno? Se arriva a dribblare un avversario vuol dire che c’è qualcosa di sbagliato. Il suo calcio non ce l’hanno molti in Italia, ed è importante nel calcio moderno. Abiuso? Con l’Ascoli doveva entrareFabio Ponsi, ma Abiuso - che pure si chiama Fabio - ha pensato che chiamassi lui ed è scattato a scaldarsi. Sono segnali importanti per me»l.