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Commini va all’attacco del Carpi: il Prato ha già presentato ricorso

Fabio Garagnani
Commini va all’attacco del Carpi: il Prato ha già presentato ricorso<br type="_moz" />

L’ex ad del Modena è presidente del club toscano: «Questi sono i biancorossi...»

12 settembre 2023
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La società del Prato ha chiesto al Giudice Sportivo di non omologare il risultato della gara giocata al Cabassi domenica scorsa e vinta 3-2 dal Carpi grazie al discusso gol di Saporetti. La vice presidente della società toscana, Debora Staglianò, ha preannunciato il reclamo informandone il sodalizio biancorosso ed ora ha tempo fino a domani per presentare il ricorso vero e proprio, mentre la data della pronuncia verrà fissata dal Giudice Sportivo. Nel contenuto, la società toscana dovrà essere particolarmente convincente, visto che Saporetti non ha violato alcuna norma del gioco del calcio e nessun provvedimento è mai stato adottato nei pur numerosi precedenti. Non l’unico strascico della vicenda, visto che l’aggressione subita da Saporetti nel tunnel degli spogliatoi potrebbe avere un seguito nella giustizia ordinaria.

Il caso Luiz Adriano

L’unico intervento della Giustizia sportiva su un caso simile appartiene al calcio internazionale e non riguarda il risultato della gara. Si tratta della squalifica per una giornata in Champions League comminata nel 2012 dalla Uefa al brasiliano Luiz Adriano per la rete segnata ai danesi del Nordsjaelland quando vestiva la maglia degli ucraini dello Shakter Donetsk. All’attaccante venne contestata la violazione dei principi di condotta sportiva. Nell’occasione era stato l’arbitro a scodellare la palla, un contesto significativamente diverso da quello della gara tra Carpi e Prato. Saporetti, infatti, aveva ben manifestato sul campo, per stessa ammissione del portiere azzurro Balducci, di non essere d’accordo sulla restituzione. L’intenzione di Lambiase di mettere fuori volontariamente il pallone era del resto tutt’altro che chiara e i ragazzi di Serpini avrebbero fatto meglio a impossessarsi del pallone e battere velocemente la rimessa evitando tutto il can-can successivo. Hanno invece accettato di restituire, probabilmente per evitare ulteriori perdite di tempo e proteste. Dopo il tocco di Cortesi, è poi lo stesso Saporetti ad appoggiare la palla all’avversario e a rimanere fermo fino a quando Monticone non la fa passare in mezzo alle gambe. Solo a quel punto scatta verso la palla nell’indifferenza del difensore azzurro.

Il presidente Commini

Il Prato si era già fatto sentire domenica in tarda serata con il presidente della società, una vecchia conoscenza del calcio modenese. Stefano Commini, infatti, nel 2012 era entrato negli assetti proprietari del Modena di Casari insieme a Caliendo, che fu poi costretto ad assorbire le sue quote. Dal 2021 è proprietario della società toscana. «Faccio i miei complimenti all’Ac Carpi – ha scritto ironicamente sui social – per la vittoria e la grande sportività! Un esempio per i giovani! Un grande in bocca al lupo per il prosieguo del campionato! Un warning alle altre squadre del girone: ora sapete con chi avete a che fare perché nessuno della società finora ha preso le distanze dall’accaduto. La questione andava risolta sportivamente sul campo da gioco. Dal triplice fischio in poi sono parole al vento».

Un warning che andrebbe fatto anche alle avversarie del Prato, che in questo inizio di stagione ha finito in rissa in due occasioni su due: contro il Carpi e in precedenza contro la Pistoiese in Coppa Italia. l