Modena-Lecco, 22 anni dopo torna la partita “dimenticata”
Decisiva per la promozione in B, ma “cancellata” da Brescello
Dopo 22 anni torna Modena-Lecco. L’ultima volta per i gialloblù valeva la promozione in Serie B, anche se quella gara finì per passare in secondo piano, malgrado fosse decisiva. Era infatti l’ultima giornata della Serie C e la Longobarda guidava la classifica con due punti di vantaggio sul Como, quindi aveva bisogno della vittoria in quella 34esima partita. Non bastava neppure il pareggio, perché il Como era in vantaggio negli scontri diretti e l’arrivo a pari punti avrebbe costretto i gialli a cercare la Serie B attraverso i play off. E soprattutto col macigno psicologico di una promozione diretta sfumata all’ultimo istante dopo un campionato esaltante e condotto sempre in testa.
Quell’atto finale del torneo che prevedeva l’arrivo al Braglia del Lecco era dunque destinato a diventare il momento cruciale, la pietra d’angolo di una stagione straordinaria che poteva cambiare la storia del club gialloblù. Come in effetti avvenne. La partita con la squadra lariana però era quasi già stata archiviata prima di essere giocata, come fosse solo una pratica burocratica, una seccatura da sopportare perché la squadra di De Biasi non poteva saltare la 34ª giornata, il regolamento ovviamente non lo permetteva. Sull’esito finale del match nessuno però aveva il minimo dubbio, il Lecco era ormai tranquillo, senza obiettivi, poi figuriamoci se si sarebbe dannato l’anima per fare un favore proprio agli odiati cugini del Como. Soprattutto, a far considerare solo burocratico quel match finale di stagione c’era la forza della Longobarda, il suo campionato strepitoso come gioco e risultati.
A rendere quel Modena-Lecco figlio di un… dio minore però contribuì in misura decisiva il fatto che una settimana prima era invece andata in scena la partita delle partite, quella che era già e ancora più sarebbe diventata nel tempo l’epica di Brescello. Sulla quale è superfluo soffermarsi, perché tutti i tifosi gialloblù l’hanno vista e rivista decine di volte, se la sono cantata e raccontata mille volte e anche chi allora ancora non c’era ha ben chiaro che quel Brescello-Modena è uno dei miti fondanti della storia gialloblù. Così i circa 13mila approdati al Braglia quel giorno erano lì solo per festeggiare, non per la pratica burocratica del match con il Lecco. Il primo tempo finito zero a zero creò qualche nervosismo, sembrava la ripetizione di Brescello, con tiri su tiri, errori, due gol (Pasino e Veronese) annullati, ma il rigore trasformato da Grieco (49’) e raddoppiato da Scoponi (69’) consentirono finalmente di archiviare la pratica.
«È vero – conferma l’allora capitano gialloblù Mauro Mayer – se mi chiedete di Brescello ricordo subito tutto, ogni istante, fino all’esplosione finale, mentre i ricordi della gara col Lecco devo proprio andare a ripescarli nella memoria, ma non ne trovo tanti. Quello più vivo è l’atmosfera di festa di uno stadio incredibile. La partita con la “pi” maiuscola, molto maiuscola, l’avevamo giocata a Brescello».