Gazzetta di Modena

Sport

Superlega

Ngapeth, attacco al veleno a Modena Volley

Francesco Cottafava
Ngapeth, attacco al veleno a Modena Volley<br type="_moz" />

Accuse pesanti del giocatore francese alla società: «Sapevano del mio grave infortunio e non mi hanno informato»

20 settembre 2023
4 MINUTI DI LETTURA





Earvin Ngapeth ha lanciato pesantissime accuse su Modena Volley e, in particolare, sullo staff medico gialloblù. Le parole di Ngapeth sono arrivate all'improvviso dopo i campionati europei che si sono appena conclusi in Italia, rilasciate al portale francese ouest-france.fr.

Sono trascorsi ormai diversi mesi da quando lo schiacciatore francese ha salutato Modena al termine della stagione, prima di accasarsi in Turchia tra le fila dell'Halkbank Ankara, e finora non aveva mai parlato della sua ex squadra; nei giorni scorsi, invece, ha accusato la società gialloblù di non avergli comunicato l'esito di un esame al ginocchio e di averlo fatto giocare sostanzialmente da infortunato.

«Sono alle prese con l’infortunio più lungo della mia carriera. Questo perché Modena Volley non ha fatto bene il suo lavoro. A un certo punto della stagione ho detto che mi faceva male il ginocchio, ma non sono stato sottoposto a degli esami approfonditi. Poi sono arrivati i risultati di questi, ma leggere dei referti medici non è il mio mestiere e la società mi ha detto che non c’era niente. Dovevamo giocare la finale di Coppa Cev, che abbiamo poi vinto contro i belgi del Roeselare. Quando sono tornato in Francia mi sono detto “è strano che mi faccia ancora male il ginocchio”. Sono quindi stato sottoposto a degli ulteriori esami e mi è stato detto che c’era una lesione al tendine. Difficile immaginare che lo staff medico di Modena Volley non abbia visto questa lesione. La società ha una responsabilità enorme. In quel momento non avevamo possibilità di turnover, di far riposare i giocatori più esperti, penso quindi che abbiano preferito non dirmi che c’era una lesione nel tendine. Non dico che non avrei giocato la finale di Coppa Cev, però magari avrei iniziato prima la cura per essere in buona forma per L’Europeo». Un attacco frontale durissimo.

Quando si parla della salute di un giocatore vige, giustamente, un enorme riserbo ed è normale conoscere a stagione conclusa gli acciacchi avuti da alcuni giocatori nel corso della stagione. In questo caso però Ngapeth è andato oltre, accusando Modena di averlo tenuto all'oscuro di una lesione al tendine. Per ora solo accuse, anche perché con i certificati medici la verità verrà a galla, accuse alle quali Modena Volley ha deciso, per il momento, di non rispondere.

È difficile ipotizzare quali siano le ragioni che abbiano portato a questo sfogo di Ngapeth, perché sia i tempi che i modi sono molto strani. Nei prossimi giorni conosceremo la verità su questa vicenda che ha infuocato questo anonimo settembre senza Superlega.

Lo schiacciatore transalpino ha poi proseguito spiegando perché ha giocato pochissimo in questi Europei. «Sono al 50% della mia condizione. Non ho la velocità che mi serve, non ho la forza e né l’esplosività. A parte l’energia che puoi mettere quando torni in campo, ho anche un certo peso: tutte queste cose si sentono quando mi sono tornato ad allenare, una cosa che fa anche sorgere domande negli altri giocatori, ma io sono stato fermo quattro mesi e anche altri giocatori della nostra nazionale erano infortunati. Se gli italiani, i polacchi o gli sloveni avessero avuto gli stessi problemi che abbiamo avuto noi, non sono sicuro che sarebbero arrivati dove sono arrivati. Quando perdi una semifinale per 3-0 vedi tutti i lati negativi. Ad un certo punto bisogna restare lucidi e vedere cosa c’è di positivo, abbiamo sofferto per due mesi ma siamo comunque arrivati in semifinale».

Ngapeth conclude parlando della scelta di andare a giocare in Turchia. «Noi francesi siamo più piccoli degli altri, siamo più magri, siamo più fragili fisicamente delle altre squadre, ma questa è anche la nostra forza, siamo più veloci. Ma fisicamente quando finiamo le stagioni estenuanti con i club veniamo messi duramente alla prova. Anche per questo ho deciso di andare in Turchia: il campionato è meno lungo e faticoso. L’Halkbank Ankara è una squadra che ha ambizioni in Champions League, ma potrò prendere fiato e prepararmi meglio fisicamente per le Olimpiadi, alla prossima estate dovremo arrivare in ottima forma. Nonostante non abbiamo mostrato la nostra vera natura, sono abbastanza fiducioso, sono abbastanza sereno per i giochi di Parigi».l