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Sassuolo, la sfida alla Juve non è come le altre: capitan Magnanelli torna a casa

Andrea Fratti
Sassuolo, la sfida alla Juve non è come le altre: capitan Magnanelli torna a casa<br type="_moz" />

Il centrocampista, ora collaboratore di Allegri, per 17 stagioni in neroverde

20 settembre 2023
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17 stagioni passate sul campo, nelle quali ha collezionato 520 presenze tra campionati e coppe, oltre alle 10 reti realizzate: no, quella di sabato pomeriggio non potrà essere una partita come le altre per Francesco Magnanelli. La storica bandiera neroverde, infatti, vivrà la prima gara da avversario del Sassuolo, provando a contenere le emozioni per aiutare la Juventus a vincere.

Dopo aver guidato i neroverdi lungo la storica cavalcata dalla C2 alla Serie A, con vista sull’Europa, nell’estate del 2022 il giocatore ha appeso le scarpette al chiodo, rimanendo però all’interno del club, per quella che pareva essere una naturale prosecuzione nel mondo dirigenziale e tecnico. Nello staff di Alessio Dionisi, però, Magnanelli ha resistito solo una stagione, maturando quest’estate la decisione più inattesa: lasciare il Sassuolo dopo ben 18 anni. La chiamata di Max Allegri, suo ex allenatore proprio in Emilia, è stata un invito irrinunciabile, al quale il “Puma” non ha voluto dire di no. Dopo una vita con le righe neroverdi indosso, Magnanelli ha ceduto al fascino del bianconero, trasferendosi a Torino ed entrando nello staff di Allegri, che era rimasto orfano di Paolo Bianco (appena diventato allenatore del Modena).

Tanti destini intrecciati, quindi, ma non tutti paiono aver beneficiato di questi movimenti in egual misura: se per la Juve e il Modena l’avvio stagione è stato ottimo, per il Sassuolo è stato un mezzo disastro. Con zero sconfitte, 10 punti conquistati e il secondo posto nella generale, la Juve sta ritrovando il suo migliore smalto e, evidentemente, qualche merito andrà riconosciuto anche a Magnanelli, che sta portando contributi sia a livello tattico che da un punto di vista umano. Invece il Sassuolo si lecca ancora le ferite per la rimonta subita contro il Frosinone e, forse, è lecito che provi più che un rimpianto per una bandiera volata lontano.