Caso Miners, la Polisportiva Fanano replica ad Ares: «Da noi nessun ricatto, da loro zero progetti»
La società critica su giovani e artistico: «Lo sport non è show business»
Fanano «Ares voleva la Polisportiva, ma non la possiamo dare ad altri».
La società sportiva dilettantistica fananese replica allo sponsor, che domani esordirà in serie C ad Aosta sotto la nuova veste di Ares Sport.
«Non è da escludere un ritorno a Fanano – ha concesso Manuel Tenca, general manager e attaccante di Ares Sport – ma i rapporti con la Polisportiva Fanano si sono interrotti: noi non siamo abituati a farci ricattare».
Parole indigeste alla società, che fa testuggine con una nota unitaria. «Polisportiva Fanano ha cercato di comportarsi da Polisportiva e ha messo al centro lo sport e i giovani – la sottolineatura – rendendo noto più e più volte di non voler costituire parte attiva in questo progetto ma al contempo di non opporsi assolutamente alla possibilità di investimenti strutturali importanti: al contrario ha dichiarato anche per iscritto di accettare il trasferimento ad Ares della gestione del Palaghiaccio a costo zero, chiedendo solo tutele legittime per il settore artistico, da sempre scarsamente considerato da Ares. Questa richiesta di tutele è stata gravemente definita “ricatto” da Ares, facendo emergere che per Ares una semplice obiezione è un’offesa».
I Miners targati Ares puntavano a lottare per lo scudetto nel giro di cinque anni. Una visione che stride con la prospettiva della società.
«L’approccio di Ares è stato quello di sovvenzionare la prima squadra investendo esclusivamente su giocatori esterni – la critica della società – senza nessun progetto di investimento sul settore giovanile, anzi chiedendo per la stagione 2023/2024 ai giovani di Fanano di rivolgersi altrove per poter giocare, sapendo che l’hockey è praticato a centinaia di chilometri».
La società ricorda i 49 tesserati per l’hockey e i 130 per il pattinaggio artistico, intervenendo sul lancio di un liceo sportivo a Fanano promosso dallo sponsor con l’interesse del Comune. «Sono state spese solo parole di investimenti faraonici di volta in volta ridimensionati – prosegue – Alla Polisportiva è stato richiesto di entrare in questo progetto tramite la partecipazione a una Ati con Ares: del progetto, però, non c’è traccia e nulla di concreto è mai stato sottoposto alla Polisportiva per fare eventuali valutazioni di merito».
Le porte rimangono comunque socchiuse. «La Polisportiva Fanano ha richiesto soltanto tutele per lo sport e per i suoi atleti – conclude – e sarebbe la prima ad appoggiare un concreto e reale progetto di sviluppo del Palaghiaccio, anche cedendo la gestione a chi il Comune di Fanano riterrà meritevole della propria fiducia».