Modena-Venezia per stare tra le grandi
Scontro diretto al Braglia. Bianco: «Sarà una partita bella da giocare e da vedere»
Centoundici anni fa la storia del club gialloblù cominciava con un Modena-Venezia giocato in Piazza d’Armi. Prima partita ufficiale per i Canarini.
Oggi lì vicino, sul terreno dello stadio Braglia, torna Modena-Venezia per l’ottava giornata del campionato di Serie B. La classifica dice che si tratta di uno scontro al vertice, tra due squadre appaiate sul quarto gradino, anche se i gialli hanno una gara in meno rispetto ai lagunari. Che il Venezia fosse già nelle prime posizioni era scritto in tutti i pronostici, mentre l’intruso, stando alle previsioni della vigilia, è proprio il Modena. E visto lo svolgimento delle sei partite giocate, la squadra di Bianco poteva essere ancora più… intrusa, magari pari o davanti all’attuale capolista Parma.
Già così però il suo inizio del torneo è molto positivo, un inizio che oggi si sottoporrà al vaglio di un avversaria molto forte, ricca di individualità. Come dice Paolo Bianco.
Mister, i numeri dicono che questo è un vero scontro diretto al vertice, in pratica il big match della giornata.
«Indiscutibilmente è così. Anche se il Venezia è stato costruito per stare proprio dove si trova già adesso, cioè nelle prime posizioni della classifica».
Per il Modena allora è la partita più importante finora giocata?
«Per noi lo è come tutte le altre. Anche se davanti ci troveremo una squadra con diversi giocatori di altissima qualità, ma forte anche come collettivo. Con il vantaggio che sta proseguendo con Vanoli un lavoro cominciato già nella passata stagione. Nell’ultimo turno hanno perso immeritatamente con il Palermo. Sarà certamente una gara difficile, ma anche molto bella da giocare e da vedere».
Sarà diversa dalle ultime tre del Modena?
«Sì, il Venezia sta in campo in modo diverso rispetto alle ultime nostre avversarie, ci concederà più spazi, ma potrebbe comunque rivelarsi più difficile per noi. Il Modena però è stato molto bravo contro il Sudtirol, dominando dall’inizio alla fine, e in modo schiacciante nel secondo tempo, che di solito è la loro… specialità. Contro FeralpiSalò e Lecco invece ci sono stati anche dei nostri demeriti».
Il Modena tira tante volte, terza per ora in B, ma prende poco la porta…
«I numeri dicono questo, ma sono sicuro che miglioreranno».
A Bolzano Gerli il più pericoloso. Grazie agli interscambi con Palumbo cercherà più spesso il gol?
«Con il Sudtirol ha fatto alcuni tiri interessanti, quindi proprio per quegli interscambi deve cercare gli strappi e le incursioni».
Davanti finora non c’è stata una coppia fissa. Perché?
«Ha giocato di più Manconi perché ha caratteristiche particolari, mentre gli altri li decido in base agli avversari».
A Bolzano si è visto un Modena più consapevole. È così?
«La squadra sta capendo che non può dominare il campionato, ma che può dare molto fastidio a tutti. Qualche giocatore non sa ancora tutta la qualità che ha».