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Modena. Piancastelli lancia la sfida e diventa imprenditrice

Gabriele Farina
Modena. Piancastelli lancia la sfida e diventa imprenditrice<br type="_moz" />

L'atleta presenta una linea di abbigliamento sportivo: «Grazie a mia sorella Niky»

04 ottobre 2023
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Il nome fa subito pensare all’espressione di sorpresa nei fumetti: Urka!

E non può non sorprendere il percorso di colei che ha impresso un soprannome affibbiato al liceo in una vera linea d’abbigliamento.

Una linea in cui compare un cognome noto non soltanto nella Modena che l’ha vista nascere. Un cognome scandito dai tifosi in Giappone dove ora gioca e anche negli Stati Uniti, dove è cresciuta e ha sperimentato per la prima volta a sette anni lo sport che ha reso l’atleta celebre in tutto il mondo.

Lo sport si chiama softball e lei è la 27enne modenese Erika Piancastelli, ex capitano della Nazionale azzurra, tra le migliori atlete al mondo e ultimamente imprenditrice.

La figlia di Pier Andrea (ex giocatore del Modena Baseball) e Loredana Auletta (olimpica nel softball ancor prima di Erika) ha infatti aperto un’attività in rete chiamata Urka Athletics.

Nel negozio virtuale si possono trovare maglie e felpe con il cognome dell’atleta e il tricolore oppure con una sagoma dell’azzurra mentre esegue uno “swing”.

«Mantenere il sogno vivo» è lo spirito dell’attività registrata negli Stati Uniti dall’atleta-imprenditrice modenese, che ringrazia la sorella.

«L’idea di Urka Athletics è nata un paio di anni fa quando parlavo con mia sorella Niky – spiega l'azzurra – Discutevamo di creare maglie per i miei fans con i suoi disegni».

L’intuizione ha messo lentamente radici e circa un anno dopo è iniziata la fase operativa. «Ho finalmente deciso di iniziare – prosegue Piancastelli – e Niky ha creato un design per me e per il mio brand. Da lì ho creato un sito con le mie maglie, le felpe e anche una pagina in cui c’è scritta la mia storia».

Una storia ancora in evoluzione con maglie prestigiose. Il 23 giugno scorso la modenese ha vestito la casacca del club che ha vinto per 27 volte il titolo del campionato di baseball nordamericano (Mlb): i New York Yankees.

Le sottili righe blu navy su sfondo bianco sono un simbolo internazionale del baseball. Un simbolo con cui Piancastelli ha lasciato a bocca aperta i professionisti americani nella “gabbia” allestita a Trafalgar Square.

Londra ha ospitato il Mlb Homerun Derby, una sfida a suon di fuoricampo reali e simulati. Nella competizione classica, gli Yankees si sono arresi in finale ai Chicago Cubs e Piancastelli è stata la protagonista in semifinale.

La modenese ha siglato sette fuoricampo, di cui tre consecutivi, permettendo alla squadra della Grande Mela di battere gli storici rivali dei Boston Red Sox.

Piancastelli s’è esibita anche in una prova da videogioco. Nella gabbia colpiva davvero la pallina, il cui percorso però diventava virtuale subito dopo. Mentre la sfera colpiva la rete, una pallina digitale percorreva uno schermo sullo sfondo.

Era la prosecuzione ideale della traiettoria sulla base del punto d’impatto e della potenza impressa dall’atleta al momento della battuta.

Piancastelli ha messo a segno numerosi fuoricampo virtuali, amplificati dai moltiplicatori per tre e due inseriti in tre rombi digitali.

A luglio è partito il raduno con la Nazionale e le azzurre capitanate da Piancastelli hanno ottenuto il pass per la seconda fase del Mondiale.

Nemmeno il tempo di celebrare il traguardo ottenuto in Italia e la modenese era a Chicago per la quarta edizione di Athletes Unlimited.

La ricevitrice si è piazzata ventottesima con 1.154 punti in quindici incontri. Partita dalla Città del Vento, è tornata in Giappone (campione olimpico in carica) per la seconda edizione della Japan Diamond Softball League con i Galaxy Stars Kyoto.

“Urka” verrebbe da dire e l’atleta spiega l’origine del soprannome. «Ero al primo anno di liceo – ricorda – ed ero stata scelta per giocare con la squadra di livello più alto (Varsity). Le ragazze più grandi hanno scelto soprannomi per le nuove e per me hanno scelto Urka, un po’ a caso. Ora sui social tutti mi conoscono come Urka».l

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