Gazzetta di Modena

Sport

Modena Calcio
Calcio serie B

Il Modena e quel gol che ora manca: occasioni sì, però solo 2 reti in 5 gare

Enrico Ballotti
Il Modena e quel gol che ora manca: occasioni sì, però solo 2 reti in 5 gare<br type="_moz" />

La situazione dell’attacco: da Falcinelli al reparto che costruisce senza segnare

2 MINUTI DI LETTURA





Anche questa volta tanti tiri, pochi però nello specchio della porta. Gli avversari non ne fanno mai altrettanti, ma concretizzano di più. Inizia da qui, da questa frase, la nostra analisi del post-Palermo. Questo, secondo noi, è un tema sul quale lo staff del Modena dovrà concentrarsi in questa sosta.

Un ragionamento di partenza, quello legato ai gol, che però non è nostro. Lo abbiamo infatti preso in prestito. Da chi? Da mister Paolo Bianco. Già, quello non è altro che un virgolettato dell’allenatore nel dopo gara.

Una statistica che è anche supportata dai numeri. L’attacco del Modena, che aveva iniziato benissimo questo campionato, si è come fermato tanto da segnare appena due reti nelle ultime cinque partite. Il risultato è che sono arrivate due sconfitte e due pareggi contro avversari, Lecco e Feralpi, che certo non si stanno ritagliando il ruolo di “avversario imbattibile”.

E allora che fare?

La domanda è complicata, le risposte dovranno fornirle la squadra e proprio l’allenatore. A noi il compito di dare un’occhiata, di cercare di capire quali potrebbero essere le corde da toccare. Per esempio. Ci pare che l’avversario di turno dei gialli, a prescindere dalla forza e nel caso del Palermo dalla superiorità numerica, abbia intuito l’intenzione del Modena di sfondare per vie centrali con le accelerate di Gerli o con le intuizioni del duo Tremolada-Palumbo. Possibile? Forse.

Quindi, il tema uomini a disposizione. Tra questi quello che, senza dubbio, è entrato anche nei discorsi del tifo gialloblù: Diego Falcinelli. Don Diego sembra, ma anche in questo caso sono i numeri, finito fuori dai radar. Considerato da Bianco attaccante puro, a differenza del ruolo di “collante” dello scorso anno, e così in concorrenza con una bella schiera di compagni. Va detto, comunque, che il giocatore era dato in partenza nelle ultime ore della scorsa sessione di trattative. Legittimo chiedersi: che ruolo ha “Don Diego” nel progetto gialloblù? Si rischia diventi un caso?

La sensazione, tornando sempre alle parole di mister Paolo Bianco che abbiamo fatto nostre, è che il Modena comunque in grado di arrivare nella zona calda. È in grado nonostante le contromisure avversarie già citate che comunque rimangono sulla carta della strategia di gioco (ergo: sì, ci conoscono, ma il Modena resta pericoloso). Quando è lì, però, manca evidentemente ancora qualcosa. E questo, lo si è visto proprio contro il Palermo, è un grande peccato. Perché in dieci contro undici quella partita, contro una big, la si poteva sicuramente pareggiare.