Si ferma la corsa del Modena di Bianco: la Sampdoria merita e passa al Braglia
I gialloblù iniziano bene, ma si spengono quasi subito. Ne approfittano gli ospiti
L'idea era quella di essere protagonisti di una serata di gala, invece il Modena ha finito per recitare un ruolo di secondo piano al cospetto di un protagonista nemmeno troppo irresistibile quale si è rivelato la Sampdoria. I blucerchiati di Pirlo hanno vinto con merito ma hanno fatto il minimo sindacale per portarsi a Genova i tre punti. Sul risultato sono infatti molti più i demeriti di un Modena troppo nervoso ed impreciso che non i reali meriti degli ospiti. Dopo una serie di prestazioni e risultati da incorniciare, i gialli di Bianco sono incappati nella prima partita veramente sbagliata della loro stagione. Le assenze si sono rivelate pesanti, in particolare quella di Gerli e la direzione di Ayroldi si è dimostrata incerta, poco sostenuta da Var e collaboratori e ha finito con l'avere un peso. Questi però sono fattori che possono solo parzialmente giustificare il risultato negativo. Il Modena ha giocato una gara per larghi tratti poco equilibrata e il metro di questo è dato dal fatto che i tanti palloni recuperati dalla Sampdoria a metà campo ma anche sulla sua trequarti, si sono spesso trasformati in pericolose ripartenze. La squadra di Bianco si è trovata a dover far fronte al tipo di partita che d'abitudine propina ai propri avversari. I quali, questa volta, aspettando bassi e non lasciando campo alle proprie spalle, hanno messo a nudo un atteggiamento a volte spregiudicato dei canarini. L'avvio di gara aveva fatto pensare a qualcosa di diverso, ma dopo una manciata di minuti le fatiche ad esprimersi sono venute a galla sotto forma di un palleggio arretrato spesso macchinoso e nel quale Gagno si è ritrovato talvolta alle strette, quindi obbligato ad affrettare i rilanci per ridurre i rischi. Il mister gialloblù ha riproposto una difesa a quattro nel non possesso che si trasformava a tre nel fase di possesso alzando Oukhadda e tenendo molto alto Duca a sinistra; in attacco il ritorno di Bonfanti con Manconi e Tremolada. La coppia Palumbo-Magnino si è però ben presto ritrovata in mezzo alle acque agitate del centrocampo doriano che grazie al lavoro combinato di Borini e Vieira ha tolto spazio e tempi di pensiero proprio al numero 5 gialloblù inaridendo la velocità in transizione del Modena.
Emblematico il gol del vantaggio della Samp al 31': Duca in uscita perde palla sull'attacco di Yepes che serve a destra De Luca che, vinto un rimpallo su Zaro in recupero, pesca Esposito al limite dell'area il quale, grazie anche ad un pizzico di fortuna sul contrasto di Oukhadda, fa uscire un pallonetto che beffa Gagno. La reazione del Modena è solo di nervi ma a fine primo tempo Ayroldi e il Var penalizzano i gialli: la spallata sulla schiena di Ghilardi ai danni di Duca in profonda incursione in piena area appare netta e da rigore e invece viene ignorata.
All'uscita dall'intervallo il Braglia si aspetta un Modena diverso e per qualche minuto lo è visto che al 3' Bonfanti impegna Stankovic. Ma poi la gara riprende la connotazione dei primi 45' e al 20' i doriani la chiudono col tiro di Kasami dal limite. Segue uno spezzone finale confuso e stucchevole per l'atteggiamento della Samp, nel quale esce un rosso per Abiuso reo di proteste e che nemmeno i cambi riescono a raddrizzare e rimettere in discussione.
La sosta cade al momento giusto. In fondo le serate-no sono fatte per essere cancellate in fretta e restare tali.l