Gazzetta di Modena

MODENA. Arrivato ad inizio estate un po’ in punta di piedi, ben presto Jacopo Manconi ha saputo imporsi come uno dei punti fermi del Modena.

Ieri pomeriggio, lui e Giovanni Zaro si sono messi a disposizione di un centinaio di tifosi circa nell’area hospitality del Braglia per selfie e autografi. Mancano ancora diversi giorni prima che i canarini tornino in campo, ma l’attenzione è sempre molto alta. «Stiamo già preparando le prossime partite – ha spiegato Mancon – Spingiamo forte in allenamento perché ci aspettano sfide molto importanti. Dobbiamo arrivare carichi».

Dopo la gara a Parma, al Braglia arriverà la Reggiana, nella quale Manconi ha giocato nella stagione 16/17. «Ci sono stato poco, solo sei mesi. Era un bel gruppo e sono stato bene. Non penso però al passato, ma solo al presente, a fare bene in campo e portare a casa la vittoria». Un presente che vede Manconi autore di 2 gol in campionato, più uno in Coppa Italia, e 2 assist. Si può dunque tracciare un primo bilancio. «Dal punto di vista personale posso e devo fare qualcosa di più, mentre sono molto contento per quanto riguarda la squadra».

L’attaccante ha analizzato nuovamente l’ultima sconfitta con la Sampdoria, definendola «la classica giornata no, come spesso accade nel calcio. Magari eravamo un po’ sotto tono, e abbiamo sbagliato qualcosa di troppo. Dobbiamo, però, ripartire da quegli errori ancora più forti». Riprendendo poi le parole di Pergreffi, Manconi ha caricato l’ambiente in vista dei due derby consecutivi. «Sappiamo quanto siano importanti, e i tifosi anche. Dobbiamo solo andare in campo e dare tutti noi stessi, sudando per la maglia e provare a portare a casa dei punti. Esattamente come ha detto il capitano». Il Lecco ha dimostrato nell’ultima giornata che il Parma non è esattamente una corazzata imbattibile. «Dovremo essere bravi a gestire meglio i dettagli che, in partite come quella, possono fare la differenza. Essere ordinati e cercare di sfruttare dei loro errori, se ce ne saranno, per fare gol».

Per arrivare al meglio a questo doppio incontro, il Modena ha avuto due settimane di sosta. Aspetto che può essere, però, un’arma a doppio taglio. «Puoi prepararti al meglio, certo, ma a volte è difficile in questo lungo lasso di tempo. Dobbiamo essere pronti mentalmente, ma soprattutto belli carichi, perché ci aspettano sfide toste». Quando arriva un nuovo allenatore non è mai semplice all’inizio, e bisogna dare il tempo a lui e alla squadra per conoscersi appieno. A che punto è dunque il processo di crescita della squadra? «Il nostro è un grande gruppo, e stiamo crescendo ogni giorno sempre di più. Si vede già dagli allenamenti, nei quali il ritmo è sempre molto alto. Il gruppo è unito e questo conta tanto». Ultimamente, però, il Modena fatica ad ingranare in casa, con solo una vittoria nelle ultime quattro gare al Braglia. «È difficile dire cosa ci manca, perché noi entriamo in campo per lottare, cercando di fare al meglio la prestazione e mettendoci sempre il cuore. Forse dobbiamo curare meglio qualche dettaglio in più». I punti fatti lontano da casa hanno fruttato ai canarini un quinto posto in classifica. «Siamo contenti, dobbiamo cercare di tenerla, anche se è difficile in questa categoria». l

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