Gazzetta di Modena

Sport

Modena calcio
Calcio serie B

Anche l’ex Tosi si gode Duca: «Modena lo ha fatto crescere»

Claudio Romiti
Anche l’ex Tosi si gode Duca: «Modena lo ha fatto crescere»

«Il derby? Il gioco dei gialli contro la velocità della Regia»

28 novembre 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Modena Un gol che viene da lontano, quello di Duca a Parma. Un gol che viene dalla Serie D, da un acquisto che nell’anno della quarta serie Doriano Tosi fece nel mercato invernale. E, tra i tanti gratificati da quel gol, c’è ovviamente anche l’ex direttore sportivo di diversi periodi della storia gialloblù negli ultimi venticinque anni. Che, essendo ex sia di Modena che di Reggiana, sarà anche osservatore molto attento del derby di sabato prossimo.

Tosi, il primo gol di Duca in Serie B è anche una conferma che aveva visto giusto su questo ragazzo?

«Innanzitutto mi ha fatto molto piacere che abbia segnato in una partita così importante l’ultimo rimasto di quella squadra con cui giocammo la Serie D. L’avevo visto alcune volte nel Pavia, nel match d’andata ci fece anche gol e non fu facile prenderlo nel mercato di dicembre, perché il Pavia non voleva lasciarlo andare».

Si aspettava di vederlo anche in Serie B?

«Mi era piaciuto per le sue caratteristiche, un giocatore di gamba, tecnico, svelto, furbo, ma allora non potevo pensare che sarebbe arrivato in B. Ero sicuro che fosse all’altezza anche della Serie C, però ho notato la sua crescita negli anni successivi, anche grazie al tirocinio quando è andato in prestito. Mi fa grande piacere vederlo adesso giocare spesso titolare in una squadra come il Modena. Se non si monta la testa, può crescere ancora».

Modena-Reggiana di sabato prossimo è un po’ anche la partita di Doriano Tosi?

«Ho lavorato in più annate per entrambi i club, quindi conto di essere presente e mi farà piacere».

Che derby sarà, secondo lei?

«Ho visto diverse gare di entrambe le squadre, quindi sono convinto che, oltre che il solito derby combattuto, sarà una bella partita, perché ci sono due squadre che, sia pure in modi diversi, sanno giocare bene a calcio».

Come gioca bene a calcio il Modena?

«Evidentemente voleva un allenatore che gli facesse fare un bel calcio e ha preso uno come Bianco, che si dimostra seguace convinto di De Zerbi. Quindi gioco palla a terra, palleggio e fraseggio, anche per stanare gli avversari molto chiusi, niente pallonate. Col materiale che ha a disposizione, per adesso sta facendo davvero un ottimo lavoro e in questa squadra è evidente la mano del tecnico».

E la Reggiana?

«Punta più sulla velocità, gioca molto per l’intercetto, anche abbassandosi per poi ripartire cercando la profondità. Cosa che può favorire attaccanti come Gondo e Antiste. Ha un signor centrocampo, di ottimo livello per la categoria. Ho visto i granata contro Cremonese, Parma e Venezia e hanno fatto, oltre al risultato, una gran figura. Pure loro trovano qualche difficoltà invece con avversari molto chiusi. Anche la Reggiana ha un bravo allenatore, si vede che lui e Bianco studiano molto coi rispettivi staff».

A proposito di centrocampo, tra i gialli potrebbe mancare ancora Gerli. 

«Per me il giocatore più forte del Modena. Già dall’anno scorso è cresciuto molto, è il vero play moderno, sa fare tante cose. Ho notato però che, quando lo marcano stretto, il Modena è strutturato per giocare sempre nello stesso modo, perché non è stato costruito sui grandi nomi, ma per giocare da squadra. Anche a Parma, dove Gerli mancava, ha mantenuto la costruzione dal basso, con inserimenti continui».

Dove possono arrivare Modena e Reggiana?

«Per ora stanno andando bene, anche se ai granata forse manca qualche punto. In B le previsioni però sono difficili, quasi impossibili, è l’unica categoria nella quale la prima può sempre perdere contro l’ultima e l’incertezza è massima, quest’anno ancora di più».