Gazzetta di Modena

Sassuolo Cagliari, Udinese e Genoa: il cammino del Sassuolo in avvicinamento al Natale è suddiviso in tre fondamentali tappe. Inutile nascondersi, i neroverdi sono chiamati a scontri dal peso specifico considerevole in ottica salvezza, perchè è questo l’unico vero obiettivo stagionale. Fino a non molto tempo fa, solo pronunciare una simile frase avrebbe fatto scuotere vigorosamente la testa a tutta la dirigenza neroverde, fermamente proiettata verso il sogno europeo o, quanto meno, verso il costante miglioramento del piazzamento precedente. D’altronde, in estate era stato lo stesso Giovanni Carnevali a ribadire la parola d’ordine “ambizione”, che però, come sempre succede, va collocata in una complessa strategia mediatica e motivazionale. La realtà, infatti, era ed è un’altra, come emerso dal mercato estivo, dalle prestazioni sul campo e, domenica sera, anche dalle parole di Consigli. Il messaggio è arrivato forte e chiaro: il Sassuolo ha fatto scelte progettuali che mirano alla salvezza e in tale ottica va letto il presente.

L’asticella, dunque, è fissata a 40 punti, la soglia che tradizionalmente garantisce la permanenza in A, ma in tal senso l’andamento fin qui non darebbe particolari garanzie. Con 15 punti conquistati in 14 gare e, quindi, con la media di 1,07 punti a partita, si raggiungerebbero le 40 lunghezze spaccate: un rischio non indifferente, perchè basterebbero alcuni passaggi a vuoto per aumentare la pressione. Ecco perché i prossimi tre incontri assumono tanta rilevanza, visto che il Sassuolo affronterà avversari del proprio calibro, tutti invischiati nella stessa lotta.

Il primo ostacolo si chiama Cagliari e, già nel post Roma, Dionisi non ha nascosto preoccupazioni a riguardo, per il campo di gara che non avrebbe le dimensioni ideali per il calcio neroverde, ma soprattutto per i sicuri assenti. A Cagliari, infatti, non ci saranno né Berardi, né Boloca, entrambi alle prese con squalifiche e la formazione dovrà essere ridisegnata, per sopperire all’assenza di due assoluti riferimenti. Se a centrocampo potrebbe essere utilizzato Racic accanto ad Henrique, sostituire Berardi è storicamente impossibile. La squadra si trova privata della sua stella e del suo giocatore più determinante, che di fatto ha messo la firma in tutte le vittorie stagionali e che ha contribuito a 10 dei 21 gol fatti in campionato, attraverso 7 reti e 3 assist. Ma la salvezza chiama e passerà anche da Cagliari, con o senza stelle.