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Sassuolo, qualche soluzione dovrà arrivare dal mercato

Paolo Seghedoni
Sassuolo, qualche soluzione dovrà arrivare dal mercato

Niente rivoluzioni come avvenne a gennaio 2014, ma il gruppo di Dionisi urge di rinforzi in difesa e a centrocampo: lo dicono numeri e classifica

02 gennaio 2024
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Sassuolo Da oggi fino alle 20 del 31 gennaio: la finestra del calciomercato di riparazione si apre e quest’anno il Sassuolo ha ottimi motivi per sfruttarla. I 16 punti in 18 partite fin qui conquistati, ovvero due sole lunghezze di margine sulla zona retrocessione, rappresentano come quello dello scorso anno il peggior avvio della squadra neroverde dalla prima stagione in serie A, il 2013/2014. Già, perché anche dodici mesi fa il Sassuolo era a quota 16 in 18 incontri, quello che cambia è la classifica delle altre squadre: un anno fa a quota 16 i neroverdi erano a + 7 dalla zona retrocessione grazie all’avvio molto lento di Sampdoria e Verona (allora 9 punti) e Cremonese (a quota 7). Quest’anno Verona e Cagliari sono appaiate a 14, Empoli a 13 e ultima è la Salernitana con 12 punti, tutte a breve distanza dalla compagine allenata da Alessio Dionisi. Un precedente da prendere in considerazione è quello della stagione 2017/2018, quella del cambio in panchina tra Bucchi e Iachini, ma allora il Sassuolo alla diciottesima aveva messo via 20 punti e aveva 5 punti in più della terzultima, margine non rassicurante ma certamente migliore di quello di quest’anno considerando anche che altre squadre erano tra il Sassuolo e la zona caldissima.

Torniamo, allora, al 2013/2014, la prima stagione in serie A del club emiliano. Alla giornata 18 erano 14 i punti, sufficienti a garantire il terzultimo posto in graduatoria, davanti a Livorno e Catania appaiati a quota 13, ma dietro a Samp e Atalanta (18), Chievo (16) e Bologna (15). Proprio i felsinei a fine stagione retrocederanno insieme alle stesse Catania e Livorno, col Sassuolo quartultimo e salvo con 34 punti conquistati nel corso di una stagione ricca di saliscendi recuperata proprio nel girone di ritorno, anche grazie ai tanti innesti arrivati dal mercato di riparazione. In quella sessione l’allora diesse Nereo Bonato rifece da capo la squadra con arrivi di peso del calibro di Paolo Cannavaro, Nicola Sansone, Brighi, Biondini, Floccari, Ariaudo, Mendes, Rosi, Manfredini, oltre a qualche giovanissimo, tra cui Sanabria oggi al Torino. Ovviamente quella fu una vera e propria rivoluzione, funzionale a conquistare una salvezza per lungo tempo insperata, e non è certamente quello che ci si aspetta dal mercato attuale, di certo però qualche correttivo importante andrà messo per dare maggiore solidità alla formazione neroverde. Il reparto più in difficoltà è la difesa dove tra problemi di infortuni (Viti è rientrato, ma non sembra dare grandi garanzie, lo stesso Viña ha già denotato problemi di natura atletica), cali di rendimento (Tressoldi su tutti, l’incognita Pedersen), giocatori dati per ceduti e poi rimasti all’ultimo (Ferrari), giovanissimi alla prima esperienza (Missori), Dionisi non sempre ha avuto a disposizione un pacchetto affidabile. Di fatto i soli Toljan ed Erlic, pur tra qualche traversia, sono risultati spesso all’altezza, tanto che urge un centrale di sicuro affidamento e un innesto importante a sinistra. Anche in mezzo, a causa degli infortuni, potrebbe arrivare un rinforzo, mentre davanti il Sassuolo è, almeno numericamente, a posto.