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Gliozzi: «Il ginocchio è ok, ho solo bisogno di giocare»

Mattia Amaduzzi
Gliozzi: «Il ginocchio è ok, ho solo bisogno di giocare»

Il nuovo attaccante del Modena: «A Palermo come una finale»

18 gennaio 2024
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Modena Neanche il tempo di svuotare le valigie, che Ettore Gliozzi ha fatto il suo esordio con la maglia del Modena. «Sono state emozioni forti - ha ammesso l’attaccante all’incontro coi tifosi avvenuto in piazza XX Settembre in occasione della Fiera di Sant’Antonio -. Per me si è trattato di un ritorno, essendo stato al Sassuolo cinque anni. Volevo fortemente Modena, e sono contento di questi primi giorni, a parte la partita ovviamente».

Quando è stato ufficializzato lo scambio Gliozzi-Bonfanti con il Pisa, qualche tifoso aveva storto il naso, pensando che la condizione fisica del nuovo attaccante canarino non fosse ottimale dopo l’intervento al ginocchio di settembre.

Gliozzi, però, ha voluto rassicurare tutti. «Il ginocchio sta bene, devo solo prendere un po’ di condizione. E quella può arrivare solo col tempo e giocando».

L’ex Monza e Pisa ha spiegato i motivi che lo hanno spinto ad accettare la proposta della società canarina. «Modena mi è sempre piaciuta sia come città che come tifoseria. La presenza del mister, che conosco da tanti anni, mi ha fatto ancora più piacere. Era da un po’ di anni che il club mi voleva. Io sarei anche venuto volentieri, ma per diverse circostanze non siamo mai riusciti a metterci d’accordo. Adesso invece ce l’abbiamo fatta». Il destino a volte è beffardo, soprattutto quando si parla di calcio. Un paio d’ore dopo l’esordio amaro di Gliozzi con la maglia gialloblù, Bonfanti realizzava il suo primo gol con il Pisa. «Non ci ho pensato minimamente (ride, ndr), anzi ero molto nervoso per la partita. Piano piano sono convinto che ci ritireremo su».

Adesso il Modena è atteso da un trittico di ferro, che inizierà con la trasferta a Palermo. «Non ci sono partite facili o difficili, si può faticare contro chiunque. Perciò a maggior ragione affronteremo le prossime sfide come se fossero finali. Dobbiamo riprendere il cammino che abbiamo intrapreso». A Modena, Gliozzi ha ritrovato qualche vecchio compagno, tra cui Gerli. «Conoscevo già alcuni ragazzi, con cui avevo già giocato insieme. Lo staff del mister l’ho avuto a Sassuolo in Primavera, mentre con il direttore Vaira avevamo lavorato a Siena». Infine, l’attaccante ha spiegato quale sia il suo ruolo in campo. «Mi reputo una punta molto mobile, non sono il classico centravanti boa. Posso adattarmi a qualsiasi sistema di gioco, anche se le mie migliori stagioni le ho fatte con il 4-3-1-2».