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Sassuolo, allarme rosso

Paolo Seghedoni
Sassuolo, allarme rosso

Persistono gli errori in fase difensiva, terz’ultimo posto a soli 2 punti. La società sul mercato: si avvicina Doig mentre Alvarez va alla Samp

18 gennaio 2024
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Sassuolo Venti giornate in Serie A rappresentano il 52,6% dell’intero campionato, la boa svoltata e l’inizio del girone di ritorno, quello che terminerà con giudizi inappellabili. Ebbene, dopo 20 giornate di campionato il Sassuolo ha soltanto 2 punti di vantaggio sulla zona retrocessione, ha la terza peggior difesa (40 gol subiti dalla Salernitana ultima, 39 dal Frosinone di Di Francesco che affianca i neroverdi, 36 quelli della squadra di Dionisi che hanno chiuso una sola partita con la rete inviolata) e ha perso 11 volte, più delle 10 del Cagliari, delle appena 6 dell’Udinese, squadre che hanno un punto in meno, tanto come il Verona attualmente virtualmente retrocesso e il Frosinone, meglio solo di Empoli e Salernitana rispettivamente con 13 e 12 ko.

Numeri preoccupanti, non c’è molto da dire, che sarebbero catastrofici se il Sassuolo non avesse avuto il merito di battere Inter, Juventus (una volta su due) e Fiorentina, ovvero tre delle prime quattro della classifica. Numeri che segnalano una sofferenza soprattutto nella fase difensiva («Sono stanco di vedere ripetere errori del genere» ha detto Dionisi nel dopogara dell’Allianz Stadium di Torino contro i bianconeri) e che devono far riflettere la società. E’ vero che l’anno scorso le cose non erano così migliori, ma dodici mesi fa c’erano tre squadre staccate (una delle quali, il Verona, riuscirà a salvarsi allo spareggio) e comunque c’era un Sassuolo migliore di quello di quest’anno. Abbiamo più volte sottolineato che le scommesse in sede di calciomercato non sempre hanno ripagato, tuttavia non è nemmeno possibile non notare che alcuni giocatori (Laurienté su tutti, ma come non pensare a Bajrami?) non stanno disputando una stagione all’altezza delle aspettative, e della precedente.

Gli infortuni in mezzo non danno soluzioni (Henrique e Boloca, di fatto, sono titolari inamovibili e senza alternative reali), quelli tra i terzini pure (se Toljan non rientra è notte fonda) e il miglior rendimento realizzativo di Pinamonti, la miglior notizia della stagione finora, non può bastare a togliere i pensieri a Dionisi e alla società. Società che, a questo punto, è chiamata a una reazione: il calciomercato di riparazione è in corso e chi più di una squadra che sta faticando a trovare il bandolo della matassa ha bisogno di una “riparazione”? Il reparto arretrato, non solo uno o due calciatori, sta soffrendo oltremisura, anche per un filtro che latita e nel frattempo il mercato sembra essere concentrato solo sulle uscite.

Ieri quella di Alvarez, finito in prestito alla Sampdoria, come si parla di possibile partenza per Defrel, mentre servirebbe un centrale di affidabilità ed esperienza (il sondaggio su Palomino poteva far pensare a quello) e un esterno mancino (due se dovesse partire Viña che sembra sempre più vicino al Flamengo…) e tra i nomi è tornato di gran moda anche quello di Josh Doig del Verona che ieri non si è allenato: gli scaligeri - allettati dai 6 milioni più bonus offerti da Carnevali - spingono per convincere il 21enne esterno scozzese ad andare a Sassuolo dopo il mancato approdo all’OM. Verona che perde pezzi ma è lì, a due punti dal Sassuolo. Meglio porre rimedio, “riparare”, finchè si può.