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Modena, ex compagni e ora avversari: che sfida tra Bianco e Caserta

Claudio Romiti
Modena, ex compagni e ora avversari: che sfida tra Bianco e Caserta

I gialloblù aspettano il Cosenza: c’è una partita nella partita

09 febbraio 2024
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Modena Ieri compagni di squadra, domani allenatori rivali. Una situazione non infrequente che, appunto domani, vedrà protagonisti Paolo Bianco e Fabio Caserta, il primo sulla panchina del Modena, il secondo su quella del Cosenza. Quando giocavano però, hanno vissuto anche tre stagioni con la stessa maglia. Da calciatori hanno giocato insieme prima con i colori del Catania e qualche anno dopo fasciati dal nerazzurro dell’Atalanta. Quando nel 2004 sono arrivati entrambi al Catania, nonostante siano quasi coetanei Bianco (1977) aveva alle spalle già 6 campionati di Serie B, prima col Foggia poi col Treviso, mentre Caserta (1978) aveva giocato due anni in Serie D e cinque in C2. Difensore il primo, centrocampista l’attuale allenatore del Cosenza, furono grandi protagonisti (Bianco 37 presenze, Caserta 32 e 2 gol) di quella loro prima annata tra gli etnei guidati da Francesco Marino. Il Catania si classificò 12esimo, ma nel campionato successivo chiuse secondo, conquistando la promozione diretta in Serie A.

Di nuovo grandi protagonisti gli attuali mister di Modena e Cosenza: 35 presenze per Bianco, 35, con 4 gol, per Caserta. Quest’ultimo rimase un altro anno a Catania, mentre Bianco passò al Cagliari, sempre in Serie A. Si ritrovarono tre anni dopo, ambedue ingaggiati dall’Atalanta, per una stagione però piuttosto travagliata, nella quale si succedettero ben quattro allenatori, Gregucci, Antonio Conte, Bonacina e Bortolo Mutti, con retrocessione finale in Serie B.

Paolo Bianco allora andò al Sassuolo, dove chiuse la carriera con 3 campionati di B e 2 di A, mentre Caserta dopo il Cesena chiuse con 3 tornei in B e 2 in Lega Pro con la Juve Stabia. I numeri delle loro carriere in campo dicono di 549 presenze e 13 gol per Bianco e 527 con 76 reti per Caserta.

Da allenatori invece hanno percorsi ancora brevi, ma differenti, Juve Stabia, Perugia e Benevento per Caserta, mentre Bianco, dopo Siracusa, Atletico Lonzio e le collaborazioni con Sassuolo, Sachtar e Juventus, affronta ora la Serie B. In quel Catania promosso in A giocò per sei mesi, prima di passare al Modena, anche Riccardo Nardini, che ha bei ricordi di quell’annata: «Ero molto giovane, la mascotte della squadra, e mi trovai bene con entrambi, che poi hanno intrapreso la carriera di allenatori. Stanno facendo bene e sono sicuramente tra gli emergenti. Ero sicuro che Bianco avrebbe allenato, in pratica lo faceva già in campo dove guidava molto bene la difesa. Caserta era una mezzala capace di molti gol, uno che è riuscito a farsi apprezzare anche a Palermo dopo essere stato a Catania. Vista la rivalità non è da tutti». Nardini segue sempre il Modena e la vede così: «Dopo un periodo difficile i gialli si sono ripresi alla grande e ora devono solo trovare continuità, indispensabile soprattutto in Serie B. Se la trovano, dopo avere trovato un attaccante forte come Abiuso, finalmente un altro modenese in campo, i playoff sono alla portata».