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Modena, emergenza in difesa: Bianco a cerca di soluzioni

Riccardo Panini
Modena, emergenza in difesa: Bianco a cerca di soluzioni

Fuori Zaro e Ponsi, Guarino non recupera e Oukhadda è in forte dubbio

12 febbraio 2024
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Le carte degli imprevisti prima o poi dovevano uscire. La lista dei diffidati era talmente lunga che risultava davvero impossibile credere che il Modena potesse cavarsela ancora a lungo. A Genova era toccato a Palumbo rimediare il “giallo” fatale, questa volta il colpo è stato doppio. Non solo perché sono in due i canarini che dovranno restare fermi un giro ma anche, se non soprattutto, perché i due in questione sono entrambi difensori.

LA LISTA DEI PROBLEMI

Il passaggio alla difesa a cinque, gli infortuni non ancora risolti (e difficilmente risolvibili in soli sette giorni) di Oukhadda e del neo acquisto Guarino e il turno di squalifica che nella gara di domenica a Venezia dovranno osservare Zaro e Ponsi, entrambi ammoniti contro il Cosenza, disegnano una situazione che porrà Bianco davanti a scelte complicate.

Mantenere la difesa a cinque che ha segnato una svolta in una fase complicata della stagione, oppure tornare a quattro per necessità e non solo?

RITORNO ALL’ANTICO

Quella di rispolverare la difesa a quattro è la soluzione che si presenta come la più logica per diversi motivi. Un assetto con Riccio a destra, Pergreffi e Cauz centrali e Corrado a sinistra, appare come quello di gran lunga più rodato. Va tenuto in conto anche lo schieramento del Venezia, che nella vittoria di Bolzano (fuori Tessmann) ha giocato col 3-5-2 ma che domenica ritornerà con ogni probabilità al consolidato 4-4-2; Vanoli in questo momento può fare affidamento su uno Zampano quasi incontenibile e più in generale su una catena mancina che è l'arma in più dei lagunari. Il campo piccolo e la velocità del gioco che al Penzo è quasi naturale, impongono una copertura sulle corsie laterali ben congegnata.

PERICOLO BOOMERANG

Esperimenti ed adattamenti rischiano di rivelarsi pericolosi boomerang; l'impressione è quella che, ad esempio, un eventuale impiego di Vukusic sia destinato a restare molto sullo sfondo. Il ritorno alla difesa più collaudata porterebbe poi ad una più che probabile revisione di centrocampo ed attacco con la ricomparsa dei trequartisti, magari con l'impiego di Palumbo tra le linee in rifinitura; oppure, perchè no, un modulo a specchio sugli arancioneroverdi.

AVANTI FORZA 5!

I segnali e le conferme che la difesa a 3 ha regalato nelle ultime tre positive gare sono, d'altro canto, molto difficili da ignorare. Per mantenere l'attuale impianto tattico però, Bianco dovrà inventarsi un esterno destro. Riccio, Pergreffi e Cauz sarebbero i centrali, Corrado a sinistra e dalla parte opposta? Potrebbe essere adattato Cotali che per mestiere e applicazione è giocatore di affidamento e che sui rientri dell'avversario avrebbe il vantaggio del piede forte. L'unica alternativa appare quella rappresentata da Magnino che il ruolo lo conosce e offre le necessarie garanzie. Restare a 5 vorrebbe comunque dire ridurre all'osso le scelte difensive in panchina, alzando il rischio in caso di cartellini e infortuni nel corso della gara. Pro e contro di un dilemma tattico a dir poco shakespeariano.

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