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E il Modena scoprì Gliozzi, la “bestia nera” del Venezia

Claudio Romiti
E il Modena scoprì Gliozzi, la “bestia nera” del Venezia

Dalla Calabria a Sassuolo, l’amico Gerli e i gol ai lagunari

13 febbraio 2024
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Modena Il primo gol è come il primo amore, non si scorda mai. Di gol, Ettore Gliozzi in carriera ne aveva già segnati una settantina (68 più 3 in Coppa Italia), ma quello di sabato scorso contro il Cosenza è stato il suo primo con la maglia del Modena. Tra l’altro, valore aggiunto, realizzato proprio sotto la Montagnani. E, altro valore aggiunto, è stato anche il primo per l’attaccante calabrese in una stagione poco fortunata, dato che nello scorso autunno si era dovuto sottoporre a un intervento a un ginocchio. Tanto che nel girone d’andata disputato col Pisa aveva collezionato appena 5 presenze per un totale di 131 minuti.

Insomma, per una serie di motivi si può stare certi che questo gol non lo dimenticherà, anche per l’eccellente fattura: un bel movimento, fatto nel momento giusto per non finire in fuorigioco, a dettare il passaggio filtrante di Gerli, con tiro forte sotto la traversa. Una giocata frutto forse anche della vecchia intesa col regista gialloblù, col quale erano stati compagni di squadra nel Siena della stagione 2018/19. Gliozzi (1995), che aveva lasciato la natia Siderno appena sedicenne per approdare al settore giovanile del Sassuolo, col quale ha poi avuto la soddisfazione di debuttare in Serie A, ha sempre avuto una certa consuetudine con il gol e non può essere un caso che in sei delle sue annate sia risultato il capocannoniere delle squadre in cui militava. Già dalle prime due stagioni in cui ha potuto giocare con continuità, entrambe vissute con la maglia del Sudtirol. Nel campionato di Lega Pro 2015/16 in 29 presenze firmò 9 reti, oltre a 2 assist, nonostante un minutaggio non elevato (1248’), quindi con una eccellente media gol: uno ogni 138 minuti. L’anno dopo, oltre a una rete in Coppa Italia, realizzò 15 gol, alla media di uno ogni 202’, risultando nuovamente capocannoniere della squadra altoatesina. La stagione seguente, vissuta a metà tra Cesena e Padova, gli regalò poche soddisfazioni, ma si rifece nel Siena già citato, nel quale fu il miglior marcatore con15 gol (media uno ogni 171’), oltre a 5 assist. A Monza andò meno bene (2 reti in 1050’), ma nel 20/21 fu capocannoniere del Cosenza con 7 gol in 2023 minuti, ripetendosi nel campionato successivo quando risultò l’attaccante più prolifico del Como, con 9 reti (più 2 assist) in 1745’, in pratica una ogni due partite. E primo marcatore è stato anche nell’ultima annata, quella col Pisa, nella quale è arrivato in doppia cifra: 10 reti (oltre a 3 assist) in 1980 minuti, cioè anche qui quasi una ogni due partite.

Insomma, un attaccante che finora ha sempre trovato la via del gol con una certa regolarità. E domenica prossima c’è il Venezia…

Perché i puntini di sospensione? Perché nello scorso campionato Gliozzi è stato la bestia nera della squadra lagunare: a Venezia (17/09/22) ha recuperato il gol iniziale di Novacovich e dopo un errore di Pohjampalo dal dischetto, ha fissato l’1-1 finale, a Pisa nel ritorno (17/02/23) ha recuperato il vantaggio di Candela, pareggiando con un rigore prima parato poi ripetuto e trasformato. Che dire? Anche se questa volta si gioca il 18, puntiamo sul tris?