Gazzetta di Modena

Sport

Calcio. Serie B

Dopo il ko del Modena con la Feralpi, Bianco non parla. Tocca a Vaira: «Il mister? È deluso come tutti»

Claudio Romiti
Dopo il ko del Modena con la Feralpi, Bianco non parla. Tocca a Vaira: «Il mister? È deluso come tutti»

Il direttore sportivo: «Calo nervoso, non fisico. Ora testa bassa»

10 marzo 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Per la prima volta, a parte quella in cui era squalificato, non c’è Paolo Bianco a commentare la partita del Modena. Un’ora dopo la fine del match, si presenta in sala stampa il direttore sportivo Davide Vaira.

Direttore, perché non è venuto l’allenatore?

«Abbiamo parlato con Bianco, con la proprietà e deciso insieme che venissi io. Sono il responsabile tecnico di questa squadra ed è giusto metterci la faccia. Il mister è molto dispiaciuto, come lo siamo tutti».

Come mai, dopo una delle partite più belle, una prestazione simile?

«Una bella domanda… Con la Cremonese è stata la miglior prestazione stagionale, anche in relazione al valore degli avversari, quindi ci aspettavamo una gara diversa, la vittoria e le premesse c’erano tutte. L’approccio è stato buono, poi cadiamo in errori già fatti, come a Pisa. Anche lì, con la partita in mano, non l’abbiamo azzannata e questa volta abbiamo fatto anche confusione».

Perché male anche dal punto di vista fisico?

«È stato soprattutto un calo nervoso. Dobbiamo capire il motivo, ma il secondo tempo è andato male, è innegabile».

Nel secondo tempo Modena quasi schiantato. Poi, se viene a parlare il diesse di solito il mister è in discussione. E’ così?

«Noi abbiamo fiducia nel mister per come lo vediamo lavorare. Con la Feralpi gara negativa, è innegabile. Ma l’errore è sempre quello di non sfruttare il momento in cui hai la partita in mano, poi si è poi aggiunto l’episodio del rigore su Gliozzi che ha innervosito ancora più la squadra. Abbiamo meritato di perdere, non ci sono scuse. Non è però un crollo fisico, infatti venivano da tre gare in otto giorni su buoni livelli, e lì meritavamo più di due punti».

Avete sempre detto che non eravate obbligati a centrare i playoff. Ora i numeri dicono che bisogna fare attenzione dietro.

«Ci vuole sempre equilibrio. I numeri sono questi, è vero, ma viste le prestazioni, a parte Cremona e questa, la situazione non mi sembra così preoccupante. Al di là di tutto, c’è comunque anche una comunicazione interna su quell’argomento. Per me la squadra è viva».

Perché in campo Oukhadda, che ha causato il rigore?

«Con lo Spezia è entrato e stava per fare gol, con la Feralpi ha fatto un errore, ma non abbiamo perso per colpa sua. Non punto la pistola contro nessuno. Ci prendiamo i fischi e le giuste critiche a testabassa».

Questa squadra, finora sempre in zona tranquilla, riuscirà a reagire se finirà più giù?

«Dovrà farlo. Non basta essere il Modena, avere la proprietà Rivetti o un bel pullman. In B, a parte tre o quattro, c’è equilibrio. L’inerzia negativa dobbiamo cambiarla noi, migliorando, ma senza perdere certezze. Nei momenti difficili si reagisce».

Gerli e Palumbo sono stati i traini delle squadra. Altri si sono smarriti nel ritorno.

«Non sono d’accordo. Con la Cremonese tutti avevano fatto una grande partita. Per la Feralpi invece siamo indifendibili e la salvezza non la diamo per scontata. La B è questa, ci vuole scorza dura. Dobbiamo credere nelle nostre qualità».