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Modena, Gargano gemelli dei gol: «Seicento reti in due e non è finita qui»

Ernesto Bossù
Modena, Gargano gemelli dei gol: «Seicento reti in due e non è finita qui»

Carmine (Monari Nasi) è andato a segno anche domenica

19 marzo 2024
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Mancini e Vialli, Pulici e Graziani, Sivori e John Charles. Tre coppie, sei gemelli del gol. Aggiungiamo un quarto duo, un po’ particolare: Gargano e Gargano. Antonio il primo, Carmine il secondo, o viceversa. La sostanza è la stessa: seicento gol in due nei 28 anni di carriera tra i dilettanti. Loro, rispetto a quelli inizialmente elencati, gemelli lo sono di sangue, bomber di razza pure. E no, insieme non hanno scritto la storia di una squadra sola; per la verità – ironia del destino, ma dopo ci arriviamo –, insieme hanno giocato solo nelle giovanili e un anno, tra il 2022 e il 2023, nei dilettanti. Però hanno fatto qualcosa di grande, un unicum probabilmente: raggiungere, sommando i gol di uno e dell’altro, le seicento reti nelle categorie “dei grandi”.

LA STORIA

Andiamo con ordine. A quattro anni Antonio e Carmine si avvicinano allo sport più amato dai bambini. Calciano la palla, se la passano, fanno gol. Il fiuto della rete non manca a nessuno dei due. Crescono nelle giovanili delle due squadre di Nonantola, prima alla Pieve e poi alla Polisportiva. Entrambi giocano là davanti, in attacco. Poi, una volta compiuti i sedici anni, Carmine accetta la proposta della Virtus Castelfranco e va a fare la sua esperienza in serie D, mentre Antonio preferisce farsi le ossa con la Polisportiva. I due, però, segnano a raffica. Prima un gol, poi due, e infine seicento.

DI NUOVO INSIEME

«È il nostro spirito», racconta Carmine. Qualche stagione fa i due gemelli del gol, insieme, avevano insaccato il pallone ben 500 volte. «Ma non potevamo fermarci lì. Prima quello dei cinquecento era il nostro sogno, ma una volta raggiunto eravamo decisi a spingerci oltre, a 550 gol», prosegue Carmine. Ed ecco l’ironia del destino a cui si faceva riferimento: a Nonantola, nella città che li ha visti crescere calcisticamente, si sono ritrovati. Alla Robur, società che ora non esiste più, tra il 2022 e il 2023 hanno condiviso l’unica esperienza da compagni di squadra nel calcio dilettantistico. E lì, sul loro campo, quei 550 gol li hanno raggiunti. Ma, come precisato da Carmine, «dovevamo guardare ancora oltre, ai 600».

QUOTA SEICENTO

Cifra raggiunta la scorsa domenica, quando al 28’ del primo tempo Carmine insacca il momentaneo 2 a 0 in favore della Monari/Nasi contro il Manzolino, match valevole per 22esima giornata di Terza categoria. La partita sarebbe terminata poi tre a due in favore della squadra di Gargano, ma avrebbe soprattutto permesso ai due gemelli del gol di raggiungere quota 600, anche con l'aiuto delle reti dell'altro gemello che ora gioca nel Gaggio.

«Quello è stato un momento davvero emozionante, che non scorderò mai», prosegue Carmine. «Se dovessi scegliere – chiosa – i gol per me più belli e importanti, prenderei quello di domenica e il mio primo tra i dilettanti, che feci nel match di coppa tra la Virtus Castelfranco e il Boca San Lazzaro».

IL SOGNO NEL CASSETTO

Ora l’età è, per entrambi, avanzata, perlomeno per gli standard di chi gioca a calcio. «Ma la passione e la voglia è sempre rimasta la stessa. Mi piacerebbe – specifica Carmine – portare a casa la coppa che andremo a disputare, io e la Nasi, il prossimo 4 aprile a Castelfranco. Vincerla nel campo che mi ha permesso di esordire tra i grandi sarebbe bellissimo. Poi vedrò cosa fare». 

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